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Condanna per l’uomo che tentò di bruciare viva l’ex compagna

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Confermata condanna per Pietropaolo che tentò di bruciare viva l’ex compagna

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a Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanna di 18 annidi reclusione per l’uomo che ha tentato di uccidere Calca Caiazzo bruciandola viva, la vittima al momento dell’aggressione era anche incinta.

L’imputato, Paolo Pietropaolo, è stato giudicato colpevole dei reati di tentato omicidio, tentato aborto e stalking. Il giudice di primo grado, aveva motivato la condanna aveva scritto che il pentimento dell’imputato era falso e il secondo grado di giudizio ha confermato il convincimento del giudice.

Pietropaolo è giunto a compiere il folle gesto perché non riusciva ad accettare la fine della storia con Carla Caiazzo, così la cosparse di benzina e le diede fuoco dopo un lungo periodo in cui aveva tormentato e minacciato la sua ex. Mentre la ragazza bruciava, rideva. Dopo il fatto si era dato alla fuga in auto, provocando un incidente nei pressi di Formia. Lì venne finalmente arrestato e portato in carcere, era il 2016.

Grazie all’intervento dei medici è stato poi possibile salvare lavita che Carla portava in grembo, la piccola Giulia Pia, e anche la madre dopo le prime disperate condizioni, si è ripresa lentamente.

Oggi Carla, dopo aver subito circa 50 interventi, si dedica a prestare aiuto a tutte quelle donne vittime di uomini violenti, per fare in modo che esse non debbano vivere la sua stessa esperienza.

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