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Castellammare di Stabia

CONCERTO del Maestro TAMPALINI a BRESCIA

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rescia sabato 11 novembre ’17 – Nell’auditorium San Barnaba generoso concerto del maestro Giulio Tampalini per presentare in anteprima il suo nuovo CD “The Spanisch Guitar” appena inciso per la major discografica Warner Music. L’esibizione si inserisce nell’ambito della XII edizione Festival Internazionale “Brescia Chitarra” organizzata annualmente dall’Accademia della Chitarra bresciana della quale Tampalini è presidente.
La Spagna ha valorizzato le chitarra donando al mondo della musica chitarristi di fama ineguagliata , compositori che hanno scritto per questo poliedrico strumento e musicisti che si sono cimentati anche nella trascrisione per chitarra di musica scritta originariamente per altri strumenti. Quindi il connubbio Spagna-chitarra è quasi un riflesso automatico, come da noi in Italia Napoli-mandolino.
L’auditorium è strapieno, con parecchi spettatori eroicamente rimasti in piedi per tutta la durata dello spettacolo, durato quasi due ore filate, senza neanche accorgersene. Il segretario dell’Accademia, Antonio D’Alessandro presenta la serata ed introduce il Maestro che, guadagnata la scena con il suo sorriso mansueto ed accattivante, miete il primo appluso di stima ed affetto del suo pubblico di aficionados che lo seguono ed apprezzano ormai da anni. Ci tiene a  qualificarsi come bresciano DOC ed è contento di giocare in casa.
Come primo pezzo propone una Sonata del compositore Mateo Albeniz, originariamente scritta per clavicembalo e che Tampalini trascrive adattandola per la sua amata chitarra. La magia delle sue mani che volano, danzano e tormentano la tastiera, galvanizza subito la platea che viene inondata da una cascata di note briose e gioiose, come l’inizio di una giornata luminosa. Egli è un moto perpetuo infaticabile col suo strumento ma sa anche tenere la scena da perfetto animale da palcoscenico: introduce i brani e i vari Autori, inframezza spunti autobiografici, chiosa qua e là notazioni di stile musicologico. Presentatore, animatore, rammendatore ma soprattutto esecutore generoso ma rigoroso. Filologico come un prof. di Conservatorio sa e deve essere!
Il repertorio spazia tra compositori come Enrique Granados, Federico Mompou, Manuel De Falla, Francisco Tarrega, Joaquin Rodrigo, Isaac Albeniz in un crescendo caleidoscopico di armonie e melodie, di ritmi galoppanti, di arpeggi quasi ossessivi e di momenti intimistici dalle struggenti maliconie che si susseguono nei vari brani che danno vita a valzer, sonate, canzoni e danze. Buona l’acustica della sala, coadiuvata da una buona amplificazione che ha fatto cogliere dettagli sonori che diversamente sarebbero andati perduti.
Alla fine un lunghissimo applauso omaggia il Maestro per la sua indiscussa bravura e perizia. Egli ringrazia il suo pubblico con le accorate note di una ninna nanna che dedica a tutti i bambini e, svelando la sua tenerezza di padre, anche al figlioletto Leonardo rimasto a casa.
Concerto gratificante sotto ogni aspetto e che il Maestro , con elegante savoir fair, definisce con modestia: una serata in amicizia. Tocco di classe finale, come nel miglior stile.

Carmelo Toscano

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