L’imperdibile concerto si è svolto ieri sera presso il parco del centro commerciale “La Cartiera” di Pompei, per sostenere gli studenti disabili in Africa.
CONCERTO “BIG CITY LIVE”: solidarietà e musica contro la diversità
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osa c’è di meglio in una torrida serata di fine giugno che ascoltare bella musica live sotto le stelle, rivivere la magia degli anni ‘70 e ‘80 con canzoni che hanno rappresentato un po’ la colonna sonora della nostra vita o lasciarsi trasportare dal ritmo di più recenti successi? Se alla musica aggiungiamo la solidarietà, il poter fare un piccolo gesto per aiutare il prossimo, la serata è perfetta: siamo al tradizionale concerto “Big City Live”.
L’imperdibile evento si è svolto ieri sera, 27 giugno, presso il parco del centro commerciale “La Cartiera” di Pompei, con il nobile scopo di sostenere gli studenti disabili in Africa.
Organizzato dalle associazioni Social Guitar Project, Carmine Onlus e Cps (Comunità promozione e sviluppo) con il claim #UnitedForAfrica, il concerto ha infatti radunato molti amanti della musica per raccogliere fondi da destinare al progetto “Tutti insieme per un futuro migliore”, per gli studenti disabili della scuola “Demain Ensemble” di Mbour (Senegal).
A presentare la manifestazione Salvatore Ricci e Natascia Ummaro, insieme ad Anna Chiara d’Auria, giovane attrice che ha recitato alcune poesie a tema. Significativa la poesia “Invictus”, scritta dal poeta inglese William Ernest Henley nel 1888 e usata da Nelson Mandela negli anni della sua prigionia, per ricordare a se stesso che poteva resistere.
Sul palco gli oltre sessanta chitarristi di Cat Girace&The Social Guitar Project, che con grande maestria, in un mix di vecchi e nuovi successi, hanno allietato il folto pubblico intervenuto.
Cat Girace e i Maestri Ferdinando Russo alle tastiere, Giovanni Somma alla batteria e Salvatore Coppola al basso, hanno accompagnato il team vocalist del Social Guitar, giovanissimi cantanti che con entusiasmo e bravura hanno dato il loro contributo all’iniziativa, esibendosi in un variegato repertorio.
Il ritmo dell’ultimo brano, “Il mio canto libero” uno dei capolavori di Lucio Battisti, eseguito da Gerardo Russo col coro di tutti i vocalisti, accompagnati dalla band, ha salutato i presenti, facendo riflettere su quanto “in un mondo che non ci vuole più”, l’amore possa vincere tutto, soprattutto le discriminazioni legate alla diversità.
Un plauso agli organizzatori della bella manifestazione, giunta ormai alla sua decima edizione, che ha avuto il merito in questi anni di sostenere azioni di solidarietà nei confronti dell’Africa e di sensibilizzare l’opinione pubblica, richiamando l’attenzione dei mass media e del pubblico sui suoi problemi, per lo sviluppo del continente e la pace nel mondo.
Adelaide Cesarano
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