Con ERASMUS PLUS “T.E.A.M. l’ITS “Luigi Sturzo” incontra l’Europa

Col progetto Erasmus Plus “T.E.A.M. – TEACHING EDUCATIONAL APPROACHES AND METHODOLOGIES” l’I.T.S. “Luigi Sturzo” di Castellammare...

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Col progetto Erasmus Plus “T.E.A.M. – TEACHING EDUCATIONAL APPROACHES AND METHODOLOGIES” l’I.T.S. “Luigi Sturzo” di Castellammare di Stabia incontra l’Europa.

PROGETTO ERASMUS PLUS “T.E.A.M.” : l’Istituto Tecnico Statale “Luigi Sturzo” incontra l’Europa

Il programma Erasmus è il piano per la mobilità e lo sviluppo professionale dell’Unione Europea, rivolto a studenti e insegnanti, per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020.

Partecipare ad un Programma Erasmus rappresenta sempre per un docente o un alunno un privilegio, una grande opportunità di arricchimento, dal punto di vista professionale e umano.
Per questo, due gruppi di docenti, venti in tutto, dell’Istituto Tecnico Statale “Luigi Sturzo” di Castellammare, accuratamente selezionati per le loro competenze linguistiche e il loro curriculum, animati da grande entusiasmo, sono partiti o sono pronti alla partenza alla volta della Francia.

L’intento è quello di innovare la didattica, migliorare le competenze linguistiche, scoprire i profondi legami tra la cultura francese e quella napoletana.

Il primo gruppo di dieci insegnanti, insieme alla Dirigente Scolastica Cinzia Toricco, impegnata a cogliere tutte le opportunità per rendere la sua scuola sempre più all’avanguardia, è volato a Bordeaux la scorsa primavera.

Un secondo gruppo partirà il prossimo 16 luglio, sempre per Bordeaux, e resterà nella bella cittadina francese, importante città portuale situata sulle rive della Garonna e famosa per i suoi vini, fino al 1 agosto.
Per due settimane, precisamente dal 6 al 22 marzo, il primo gruppo di docenti dell’Istituto stabiese è stato “catapultato” nelle classi di alcune scuole bordolesi e, coinvolto in un’intensa attività di Job Shadowing (osservazione del lavoro didattico in classe), dove ha potuto apprendere strategie didattiche diverse e innovative.
La referente del Progetto Erasmus Plus T.E.A.M., nonché docente di lingua francese presso l’I.T.S. “Sturzo”, la prof.ssa Anita Palatucci, ha partecipato alle attività col primo gruppo.
“Non è la prima volta che la nostra scuola partecipa a un progetto Erasmus – afferma la prof.ssa Palatucci – Già dal novembre 2014 al maggio 2016, con un partenariato strategico tra scuole, abbiamo accolto docenti e alunni che provenivano dal Belgio e dal Portogallo e, a nostra volta, ci siamo recati da loro per un interscambio culturale”.
I due progetti di cooperazione Erasmus+ hanno però obiettivi e caratteristiche diverse. Il progetto degli anni scorsi faceva parte dei “partenariati strategici per lo scambio di buone pratiche”. Scopo di questi progetti è quello di creare o consolidare reti, condividere e confrontare idee e metodi. Il progetto Erasmus+ T.E.A.M. fa parte invece dei ”partenariati strategici per l’innovazione”, un’opportunità diversa di sperimentazione e ricerca.

Si tratta di formazione all’estero per lo sviluppo e il miglioramento professionale, che prevede l’acquisizione di competenze linguistiche e didattiche per docenti, formatori, educatori. Lo scopo di questi progetti è quello di sviluppare risultati innovativi o di disseminare prodotti o idee innovative preesistenti.
“Il Progetto Erasmus Plus T.E.A.M. – sottolinea la referente – ci ha permesso di confrontarci con docenti stranieri, osservare sul campo le loro metodologie didattiche, notandone gli aspetti utili da “disseminare” una volta tornati in Italia. Inoltre è stata un’importante opportunità per migliorare le nostre competenze linguistiche in lingua francese”.
“L’accoglienza è stata calorosa. I colleghi francesi ci hanno fatto entrare nelle loro classi con disponibilità e professionalità, facendoci sentire a casa nostra – afferma la docente – Belle le scuole e ben attrezzate. Le metodologie d’insegnamento sono abbastanza simili alle nostre, ma è stato bello confrontarle e condividerle. Tanti gli spunti e le idee da sviluppare” .
Si sa, i finanziamenti per l’istruzione in Francia sono tutt’altra cosa rispetto a quelli in Italia. Noi in quanto a finanziamenti siamo il “fanalino di coda” in Europa (anche per gli stipendi: infatti un insegnante francese guadagna circa il doppio di un collega italiano).
Ma, nonostante la carenza cronica di fondi, non sempre le cose funzionano meglio all’estero rispetto all’Italia.
“Ho notato che, a livello di tecnologie, – spiega la prof.ssa Palatucci – nel nostro Istituto siamo all’avanguardia, almeno nei confronti delle scuole dove ci hanno accolti per l’attività di Job Shadowing . Infatti noi abbiamo la Lim in tutte le classi (grazie ad un progetto europeo, realizzato diversi anni fa), i nostri colleghi francesi no”.
“In quanto a laboratori – continua – non siamo secondi a nessuno (nove in tutto, tra il settore economico e quello tecnologico). Poi i nostri laboratori sono ben attrezzati, a livello di quelli francesi, grazie anche ai contributi volontari delle famiglie. “
Una cosa da sottolineare è che nelle scuole francesi i programmi disciplinari sono più sintetici rispetto ai nostri. Questo, se da un lato agevola i docenti nella loro attività, dall’altra ci fa capire che gli alunni italiani, alla fine del percorso scolastico saranno più preparati, perché avranno una cultura generale più vasta.
Volendo fare un bilancio dell’esperienza Erasmus Plus T.E.A.M. a Bordeaux?
“È stata un’esperienza entusiasmante – afferma la prof.ssa Palatucci – un’imperdibile opportunità di crescita umana e professionale che tutti i docenti dovrebbero cogliere. Lo dico a nome di tutti i partecipanti”.

Adelaide Cesarano

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