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Castellammare di Stabia

Comunicato stampa del QRE a sostegno di Giancarlo Ceci

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COMUNICATO STAMPA DEL QRE A SOSTEGNO DI GIANCARLO CECI: NESSUNA INTIMIDAZIONE PUO’ FERMARCI

Roma- Il 19 Marzo alcune associazioni che si battono per la difesa dell’ambiente, scrivono questo comunicato a sostegno di Giancarlo Ceci (tecnico e perito industriale da tempo impegnato a difesa dell’ambiente), accusato di diffamazione a seguito di alcune dichiarazioni fatte durante l’audizione parlamentare del 13 luglio 2015, nella quale ha partecipato al fianco del QRE per la battaglia contro l’ecodistretto di Rocca Cencia, o meglio contro la realizzazione di un biodigestore a pochi metri dalle case.

La scelta delle parole, strategicamente usate da chi governa e da chi informa, può rivelarsi un potente strumento di censura, un modo per indirizzare le informazioni a vantaggio di pochi.

Giancarlo Ceci e’ stato denunciato per diffamazione per aver usato i giusti termini, per aver fatto dichiarazioni puntuali sulle responsabilità della Regione e della Provincia in tema di rifiuti segnalando l’assenza di una pianificazione nella scelta dei luoghi e delle impiantistiche che oggi non consentono la chiusura del ciclo dei rifiuti.

Riteniamo che il termine “collusione” abbia infastidito qualche poltrona… perché la verità risveglia l’indifferenza e l’inerzia delle istituzioni, mette in moto le menti e le coscienze.

Giancarlo Ceci è un tecnico, un perito industriale e un uomo da sempre impegnato nell’ambiente, a dimostrazione che un’alternativa sostenibile è possibile e perseguibile a vantaggio di una gestione virtuosa dei rifiuti e, quindi a vantaggio di tutti i cittadini.

Il nostro sistema dei rifiuti, invece si è basato e si basa sull’ “emergenza” perché con l’emergenza, si sa, si guadagna di più.

Ma parlare di cifre e di affari con le solite ditte ha destato preoccupazione e qualcuno ha deciso di lanciare un messaggio…

Il nostro messaggio però vuole e deve essere più forte: la battaglia di Giancarlo Ceci è la battaglia di tutti i cittadini, del QRE e del Comitato Promotore a Tutela della Salute e dell’Ambiente, con il quale si chiede la rinuncia ad ogni ulteriore impiantistica e la dismissione del Polo AMA di Rocca Cencia.

Qui, nel municipio VI, AMA e privati, infatti gestiscono da 50 anni un ciclo di rifiuti che continua ad alimentare discariche e inceneritori, in barba alla raccolta differenziata e all’obiettivo di recupero auspicato dalla Comunità Europea.

Tutto questo a pochi passi dalle case, dalle scuole, in pieno centro abitato e a pochi metri da uno tra i siti più importanti della storia di Roma: la città di Gabii, conosciuta poco dai romani, ma famosissima all’estero. L’abbandono di Gabii e dell’Agro Romano Antico da parte delle amministrazioni sono la prova tangibile che con i rifiuti si guadagna più di ogni altro affare e più in fretta.

Noi oggi, insieme alle altre associazioni e ai lavoratori USB dell’AMA, siamo al fianco di Giancarlo Ceci contro il malaffare e la mala politica perché il diritto alla vita, alla casa, alla tutela dell’ambiente e del futuro, non siano mai più calpestati in nome del profitto.

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