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Castellammare di Stabia

Comune di Pompei, arrestato 52enne: aveva addosso crack e cocaina

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Comune di Pompei, pusher stabiese di 52 anni è stato arrestato dai carabinieri per detenzione di droga. Aveva addosso sia crack che cocaina.

Comune di Pompei, pusher stabiese arrestato: aveva addosso crack e cocaina

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carabinieri della Stazione di Pompei hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio un 52enne di Castellammare di Stabia già noto alle ff.oo. I militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale di Napoli, hanno notato l’uomo che in atteggiamento sospetto si aggirava a piedi tra le vie della cittadina. Notata la pattuglia, ha cambiato direzione. Tuttavia, il suo movimento è stato notato dalle forze dell’ordine.

Il 52enne è stato, quindi, perquisito: nelle sue tasche 4,30 grammi di crack, 2,65 grammi di cocaina. Il tutto era accompagnato da un bilancino di precisione. Le sostanze stupefacenti erano già suddivise in dosi pronte per la vendita al dettaglio. L’uomo è finito in manette. Ora si trova agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

Non si tratta del primo episodio di possesso e spaccio di sostanze stupefacenti evidenziato sul territorio. Il fenomeno torna periodicamente alla ribalta delle testate, ma stenta ad abbandonare la cronaca campana. L’attività di spaccio, ormai da anni, coinvolge anche le fasce più giovani del tessuto sociale.

Il persistere dell’attività non può essere altro che sintomo della costante presenza di acquirenti. Questi ultimi, inoltre, sono preoccupantemente sempre più giovani. E la tipologia di sostanze stupefacenti è ormai mutata.

Roberto Saviano, pluripremiato autore di Gomorra, ha scritto dell’argomento già nel suo romanzo d’esordio. Tuttavia, con il romanzo ZeroZeroZero sottolinea che sostanze che un tempo si presentavano con prezzi proibitivi per le fasce sociali meno abbienti, sono ormai alla portata di tutti.

È il caso, in particolare, della cocaina: un tempo, la droga dei ricchi. Mentre era l’eroina la sostanza che circolava con maggiore facilità tra il popolino, persino testata dalle associazioni criminali su disperati volontari che neanche potevano più permettersela.

Da anni, sono alla ribalta anche argomenti come la legalizzazione della marijuana: una questione controversa che appassiona e coinvolge soprattutto i più giovani, che ne sono anche i maggiori sostenitori. Tuttavia, l’argomento sembra restare sempre latente e il territorio sembra aver passivamente accettato la presenza di fenomeni di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti come se si trattasse di un elemento culturale e folkloristico di un territorio che, a differenza degli altri, stenta a nascondere le sue ferite, così come il suo volto più ridente.

Ma con l’avvento del fenomeno-cocaina sarebbe, forse, il caso di ragionare in modo più approfondito su questa ferita, che coinvolge molto più della sola compravendita illegale al dettaglio?

Lorenza Sabatino

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