16 C
Castellammare di Stabia

Commercio estero: da Istat segnali incoraggianti, Patto Export funziona

LEGGI ANCHE

Oggi arrivano altri segnali molto incoraggianti per il nostro commercio delle aziende italiane. I dati ISTAT, infatti, lo confermano.

L’ISTAT con un comunicato stampa fa sapere che a settembre 2020 si stima una crescita congiunturale per le esportazioni (+2,7%) e una lieve flessione per le importazioni (-0,6%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto al marcato incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+8,1%), mentre quelle verso l’area Ue sono in lieve calo (-2,1%).

Nel terzo trimestre 2020, rispetto al precedente, l’export segna un aumento del 30,4%, cui contribuiscono per due terzi i forti incrementi delle vendite di beni strumentali e beni intermedi verso entrambi i principali mercati di sbocco, Ue ed extra Ue. Nello stesso periodo, le importazioni crescono del 21,7%.

A settembre 2020 l’export registra una crescita su base annua del 2,1%, dovuta all’aumento delle vendite sia verso l’area extra Ue (+2,8%) sia, in misura minore, verso quella Ue (+1,4%). L’import segna ancora una flessione, sebbene in decisa attenuazione (-6,4%, era -12,6% ad agosto), determinata in particolare dal calo degli acquisti dall’area extra Ue (-12,3%), mentre quello dall’area Ue è molto più contenuto (-1,9%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+28,7%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+9,9%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+8,2%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+6,4%) e autoveicoli (+5,8%). In forte diminuzione, su base annua, le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (-51,1%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura più ampia all’incremento dell’export sono Stati Uniti (+11,1%), Svizzera (+15,7%), Germania (+6,0%), Cina (+33,0%) e Polonia (+19,4%). Diminuiscono le vendite verso paesi OPEC (-14,8%), Spagna (-7,2%), paesi ASEAN (-13,3%) e Regno Unito (-3,9%).

N

ei primi nove mesi dell’anno, la flessione tendenziale dell’export (-11,6%) è dovuta in particolare alla contrazione delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (-15,4%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-22,1%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-9,7%) e prodotti petroliferi raffinati (-38,2%).

A settembre 2020 si stima che il saldo commerciale aumenti di 3.136 milioni di euro (da +2.686 milioni a settembre 2019 a +5.849 milioni a settembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +7.583 milioni di euro (era +5.788 milioni a settembre 2019).

Nel mese di settembre 2020 i prezzi all’importazione aumentano dello 0,5% rispetto ad agosto 2020 e diminuiscono del 5,3% su base annua (era -5,8% ad agosto).

Oggi arrivano altri segnali molto incoraggianti per il nostro commercio delle aziende italiane. I dati ISTAT, infatti, confermano la competitività e l’impegno dei nostri imprenditori che, nonostante la pandemia che ha colpito anche il nostro tessuto economico, sono comunque riusciti a mettere a segno a settembre 2020 una crescita tendenziale delle esportazioni del +2,1%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In particolare, il nostro export cresce, rispetto a settembre del 2019, del +2,8% verso i mercati extra UE e, nonostante la contrazione della domanda continentale, dell’1,4% rispetto ai mercati europei. Questa crescita è frutto delle straordinarie capacità delle nostre aziende, ma anche del fruttuoso dialogo che si è messo in atto tra tutti i comparti produttivi ed il Governo, suggellato dalla firma del Patto per l’Export promosso e coordinato dalla Farnesina, e dall’avvio di tutte le relative misure. A dimostrarlo, la crescita congiunturale delle esportazioni del III trimestre 2020, che hanno fatto misurare addirittura un +30,4% rispetto al II trimestre dell’anno. Questo conferma che le politiche di sostegno all’internazionalizzazione promosse, grazie alla riforma che abbiamo fortemente voluto e che ha assegnato al Ministero degli Affari Esteri le deleghe per il commercio estero, vanno nel giusto verso. Il rafforzamento del Polo per l’Export – che vede già collaborare sotto il nostro coordinamento la rete diplomatico-consolare, ICE, SACE e SIMEST – continuerà nei prossimi mesi, con un impegno ad aumentare le misure finanziarie a sostegno delle imprese e della promozione integrata del Paese già nella prossima legge di bilancio”. Così il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio.

Adduso Sebastiano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare