A un 70enne dell’agrigentino sarebbe partito un colpo di pistola. Un giovane del messinese rischia le dita per lo scoppio di un petardo.
span style="font-size: 14pt;">L’effetto pandemia e il conseguente lock down nonché in parte la collaterale crisi economica, in questo Capodanno, hanno limitato certi funesti effetti dei consueti (socio-isterici) botti di fine anno
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Un ferito alla mano è stato un 70enne di Palma di Montechiaro (AG) poi ricoverato all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata. L’anziano si è ferito dalla pistola che, a suo dire, stava ripulendo quando accidentalmente è partito il colpo.
Un giovane dell’agrigentino è finito al Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, ha riportato, sembra a causa dello scoppio di petardi, delle lievi ustioni ad una mano. I medici dopo le medicazioni di rito lo hanno dimesso.
Due 30ennni sono rimasti feriti, in maniera lieve, a Canicattì, finendo al Pronto Soccorso, poiché sembra siano stati colpiti da dei botti mentre erano fermi ad un distributore di carburante.
Grave un 57enne che nel catanese è stato investito in pieno volto dallo scoppio di un ordigno. Adesso si trova ricoverato all’ospedale Garibaldi di Catania in prognosi. Rischia di perdere un occhio. Una 20enne della provincia è rimasta ferita alla mano dallo scoppio di un petardo. Ferite alle mani per lo scoppio di mortaretti anche per altri quattro persone del catanese le cui condizioni però non sono ritenute gravi anche se sono rimasti in ospedale in osservazione.
Numero minimo di feriti anche a Palermo e tutti non in gravi condizioni come invece si doveva registrare negli anni passati ad ogni notte di capodanno. Tuttavia nonostante l’ordinanza del Sindaco che vietava l’accensione di fuochi pirotecnici, in diverse borgate si è assistiti ai fuochi d’artificio visibili da lontano. È scattata per molti la violazione dell’ordinanza sindacale che ha comportato “l’applicazione delle sanzioni amministrative di importo compreso da 500 a 5 mila euro, oltre al sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto e la successiva confisca, fatte salve, inoltre, eventuali e ulteriori sanzioni penali e amministrative disposte dalla normativa vigente”. A ciò si aggiunge la violazione delle norme anti-covid se i fuochi sono stati accesi nelle pubbliche vie e piazze o se abbiano partecipato più persone in ville private.
A Messina un giovane rischia di perdere la mano. Si tratta di uno dei ragazzi rimasti feriti ieri sera nel Centro storico di Gualtieri Sicaminò dopo l’esplosione di un petardo. Il ventiseienne è stato trasferito d’urgenza al Policlinico all’Unità operativa Maxillo-Facciale e sottoposto nella notte ai controlli e agli interventi del caso. Il giovane potrebbe perdere le dita di una mano e si trova ricoverato al nosocomio della città di viale Gazzi. L’esplosione di un petardo per i festeggiamenti di Capodanno la causa del ferimento. L’ambulanza del 118 insieme ai Carabinieri chiamati sul posto ha provveduto a trasportare l’uomo al Policlinico cittadino vista la gravità delle condizioni alla mano.
Il controllo serrato delle Forze dell’Ordine in tutta l’Isola affinché pure fosse rispettata “zona rossa” del lock down disposta dal Governo nazionale per questi giorni di festività al fine di limitare eventuali assembramenti e pertanto potenziali contagi da Sars-Cov-2 e ancora peggio contrarre la conseguenziale malattia Covid-19, ha fatto trascorrere tutto sommato un Capodanno, almeno sotto questo aspetto, tranquillo come non se ne ricordava più.
Nell’immagine di copertina lo Stretto di Messina in notturna. Immagine di repertorio.
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