È successo a Ragusa ove i clienti, forse presi dai troppi calori, invece di entrare nella casa a luce rosse finivano in case private attigue.
Alcuni clienti, giovani, adulti, mariti e nonni, forse anche presi dai calori delle temperature esterne o anche interne perché troppo impasticcati di citrato di sildenafil (viagra), per errore sarebbero entrati nelle abitazioni di case attigue scavalcando le finestre lasciate aperte per il caldo e da ciò sarebbero scaturite delle segnalazioni.
La donna che operava nella “casa a luci rosse” ed il proprietario dell’immobile sono stati diffidati dalla Questura dal continuare ad esercitare l’attività di meretricio in quell’abitazione.
La Polizia di Stato di Ragusa ha anche chiuso la “casa a luci rosse” che era operativa in via Sant’Anna, nel centro storico.
Vi si prostituiva una donna della provincia che alla Squadra mobile della Questura ha detto di essersi autodeterminata a farlo per necessità economiche e che nessuno si approfittava di lei.
A
dduso Sebastiano
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