U
no degli emblemi del quartiere napoletano di Scampia sono sicuramente Le Vele costruite tra il 1962 e il 1975, per far sviluppare anche la zona est di Napoli. Ma col passare del tempo questi edifici versano in una situazione di disagio assoluto. «Le devono abbattere, non le vogliamo più vedere. Rappresentano il male, quando invece, qui a Scampia c’è tanta brava gente ». E’ questa la voce di chi abita nel quartiere di Scampia, perché con il passare del tempo, complice anche qualche serie tv, Le Vele sono state associate ad un’immagine del male, con le case che vengono abusivamente occupate. Il ministro del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, ha assicurato che tra gennaio e febbraio inizierà la demolizione della prima Vela. Nel frattempo la prossima settimana a Napoli ci sarà il bando di assegnazione per le case popolari, in Via Gobetti, a pochi metri dalle Vele ci sarebbero 40 abitazioni. «Secondo il censimento nelle Vele ci sono circa 350 famiglie – spiega Omero Benfenati, rappresentante del Comitato che da anni lotta per gli abitanti del mostro di cemento – tutte hanno diritto a una casa. Ci sono ancora difficoltà, ma qui a Scampia siamo riusciti a imporre un modello dal basso che sta portando all’assegnazione delle case a chi ne ha diritto. Non vi sorprende che gli alloggi costruiti in via Gobetti non siano stati occupati? Qui la gente, il popolo, ha imposto un percorso, delle regole e tutti le rispettano. Comune compreso».i
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