span style="color: #000000;font-family: Calibri;font-size: 36px">La Citroen Visa è un’utilitaria prodotta dalla casa francese dal 1978 al 1988.
Lanciata alla fine degli anni settanta, la Citroen Visa affonda le sue radici progettuali ben oltre dieci anni prima, quando il colosso francese stava progettando una nuova vettura in grado di sostituire la oramai datata Citroen Ami 8.
Nel 1967 la Citroen strinse un accordo con la Fiat, denominato PARDEVI, che avrebbe permesso di realizzare un’auto sul pianale della nuova utilitaria italiana, la Fiat 127, che avrebbe fatto da piattaforma per la nuova vettura. L’idea era quella di realizzare una vettura con la massima abitabilità possibile. Nacque così il prototipo denominato EN101 (Shadok), un piccolo monovolume spigoloso, immediatamente accantonato. Fu quindi avviato il nuovo Progetto RA, che provò a far evolvere i principali concetti del progetto EN101, portando a risultati non soddisfacenti.
Nel 1973 fu sciolta la joint-venture con la Fiat e venne avviato il Progetto Y che prevedeva la realizzazione di un pianale ad hoc per la vettura. Quando, nel 1974, la Peugeot rilevò la Casa del “double chevron” tanto che il progetto Y venne accantonato anche se, qualche anno dopo, venne proposto al governo rumeno per dare poi vita alla poco fortunata Citroen Axel.
Dopo l’acquisizione di Citroen da parte di Peugeot, fu avviato il progetto VD. Venne utilizzato un pianale di provenienza Peugeot 104 e vennero previsti motori Peugeot, ma vi fu spazio anche per il bicilindrico raffreddato ad aria di origine Dyane 6. In realtà si può parlare di un nuovo motore visto che fu oggetto di alcune importanti modifiche tanto da portare la cilindrata da 602 a 652 cc. Venne realizzato un modello in scala reale dotato di quattro comode porte.
Il 5 ottobre del 1978 arrivò il debutto ufficiale della Citroen Visa al Salone dell’automobile di Parigi. Il risultato fu una vettura semplice e capace di coniugare facilmente dimensioni compatte, grande abitabilità, praticità di utilizzo e affidabilità meccanica. Due volumi, cinque porte in grado di permettere un agevole accesso quando ancora molte vetture dello stesso segmento non ne erano assolutamente in grado. Il frontale della Citroen Visa fece discutere molto la critica. La causa di questo discutere era soprattutto la calandra trapezoidale in plastica grezza che si integrava del tutto con lo scudo paraurti. I gruppi ottici, anch’essi di forma trapezoidali, erano letteralmente poggiati sul paraurti. La linea laterale della Citroen Visa era caratterizzata dal classico disegno dei passaruota posteriori Citroen semi-carenati.
La Citroen Visa era equipaggiata con l’esclusivo volante monorazza e l’innovativo dispositivo PRN, ossia un cilindro montato accanto al volante che conteneva tutti i comandi relativi a tergicristallo, luci e clacson che all’epoca fu soprannominato “satellite”.
Nel 1981, la Visa fu oggetto di un leggero restyling, realizzato dal carrozziere Heuliez, che disegnò un nuovo frontale, decisamente più lineare. Grazie a questi interventi, di carattere esclusivamente estetico, la Visa cominciò a raccogliere il consenso del pubblico. Entro la fine dell’anno, i dati di vendita risultarono più che raddoppiati rispetto al mese di aprile del 1980.
Nel 1983 nacque la versione open-air, cioè cabriolet, che conservò la configurazione a quattro porte della vettura rinunciando al portellone posteriore.
Al Salone di Parigi, nell’ottobre 1984, venne presentata la C15, versione furgonata della Visa, dotata di un vero cassone posteriore per il trasporto delle merci.
Nel 1985 fu aggiornata la gamma colori e la strumentazione interna fu oggetto di sostanziosi aggiornamenti, che la resero meno originale ma più moderna.
Nella seconda del 1987 fu presentata la nuova AX, vettura destinata a sostituire la Citroen Visa, almeno nelle sue versioni di gamma bassa e medio-bassa.
L’uscita definitiva di produzione della Visa si ebbe nel luglio del 1988. Molti gli appassionati soprattutto sul gruppo facebook.
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