L’esame autoptico conferma le ipotesi degli inquirenti
C
iro il sedicenne di Arzano scomparso sabato sera e ritrovato senza vita dopo tre giorni sui binari della linea ferroviaria, a meno di un chilometro dalla stazione di Casoria dove lo attendeva il padre, è deceduto nel tragico impatto con il pietrisco dei binari, dopo essere caduto a una velocità di circa cento chilometri orari, da predellino del vagone sul quale era saltato dopo la chiusura delle porte del treno in partenza dalla stazione di Piazza Garibaldi.
La conferma arriva dai primi risultati dell’esame autoptico, che è stata effettuato nel pomeriggio di ieri nell’Istituto di Medicina legale del secondo Policlinico. L’autopsia, durata circa tre ore ha di fatto confermato quanto era stato ipotizzato e poi verificato durante l’attività investigativa, sotto alcuni aspetti un po’ caotica, ovvero che il sedicenne si era aggrappato alla porta di uno dei vagoni, appoggiando i piedi sullo stretto predellino. Le lesioni riportate alla fronte e alla nuca, sono ritenute compatibili con una caduta a forte velocità. Sono state tali da non lasciare possibilità al povero Ciro.
Un responso, quello del tavolo dell’esame autoptico, molto chiaro, tanto da consentire al magistrato di dare il nulla osta a liberare la salma, che è stata consegnata ai genitori.
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