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n 2018 all’insegna del cinema italiano. Tanti gli autori nostrani attesi con film che potrebbero calcare le scene dei Festival più blasonati.
FILM PIU’ ATTESI
Il 2018 inizia con Il ragazzo invisibile seconda generazione di Gabriele Salvatores, atteso sequel de Il ragazzo invisibile. Ma l’anno si annuncia ricco di film capaci di privilegiare la cronaca del nostro Paese. Nel segno della cronaca c’è l’atteso Loro di Paolo Sorrentino, ritratto surreale di un politico e imprenditore ispirato alla figura di Silvio Berlusconi, interpretato dall’istrionico Toni Servillo. Sempre ispirato al mondo della politica/finanza la storia di un magnate condannato per frode fiscale che si ritrova a passare un anno ai servizi sociali, raccontata da Daniele Lucchetti in Io sono tempesta con Elio Germano, Eleonora Danco e Marco Giallini.
Marco Bellocchio dedica Il Traditore alla complessa figura del pentito Tommaso Buscetta la cui famiglia fu interamente sterminata dai Corleonesi, suoi rivali mafiosi. Altro fatto di cronaca ispira Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, che vuole ripercorrere la vicenda di Stefano Cucchi, massacrato il 22 ottobre del 2009 nel carcere di Regina Coeli, attraverso l’iter processuale fino alla richiesta di rinvio a giudizio di cinque carabinieri. Tralasciata la parentesi fantasy, Matteo Garrone torna alla cronaca nera con Dogman, ambientato nella Roma di trent’anni fa nel quartiere della Magliana quando Pietro De Negri, tolettatore di cani, commise violenze indicibili sul piccolo criminale Giancarlo Ricci dopo averlo rinchiuso in una stretta gabbia.
Gabriele Muccino torna a parlare di legami familiari – più o meno difficili – con A casa tutti bene che vanta un cast stellare composto da Accorsi, Crescentini, Tea Falco, Favino, Sandrelli, Gerini, Ghini e Impacciatore. Atteso Figlia Mia di Laura Bispuri con Valeria Golino e Alba Rohrwacher, film selezionato in concorso a Berlino. Per la Bispuri è la seconda volta a Berlino dopo l’esordio nel 2015 con Vergine giurata interpretato ancora una volta dalla poliedrica Rohrwacher.
Torna per la terza volta dietro la macchina da presa il cantautore Luciano Ligabue con Made in Italy, interpretato da Accorsi, Smutniak e Filippo Dini che ha per protagonista un uomo onesto arrabbiato con il suo Paese.
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