Cimitero di Stabia, monumento ai caduti: tra incuria e ignobile abbandono

 Stamattina sono stato al Cimitero della mia Città – Castellammare di Stabia* – e, nel...

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Lettera al Direttore

Cimitera vecchio Stabia Stamattina sono stato al Cimitero della mia Città – Castellammare di Stabia* – e, nel mio girovagare, sono giunto la dove è situato il monumento ai caduti, un monumento a ricordo di chi ha creduto e lottato per la democrazia e la libertà e che, pertanto, dovrebbe essere oggetto non solo di “venerazione” ma anche di cure ed attenzioni ed invece, ecco – nella foto accanto – come è ridotto.

Purtroppo questa città continua ad essere ignorata da chi dovrebbe Amministrarci.

Chi sa se per caso vi è un responsabile del Settore ? Un responsabile della Pulizia ? Qualcuno per stare al Cimitero a fine mese prende lo stipendio?

Io non ho parole.

Lascio ai concittadini di questa città un commento di dove si sta andando.

NOTE SULLA CITTA’:

Castellammare di Stabia è situata nella parte sud della città metropolitana di Napoli, nel territorio compreso tra la fine della zona vesuviana e l’inizio della penisola sorrentina. La città sorge in una piana di natura alluvionale-vulcanica[2], in una conca del golfo di Napoli, protetta a sud dalla catena dei monti Lattari, mentre verso oriente si perde nelle campagne attraversate dal fiume Sarno, il quale sfocia nel mare di Castellammare di Stabia. Proprio questi elementi naturali segnano il confine con le città limitrofe: il fiume Sarno infatti divide la città stabiese da Torre Annunziata e Pompei a nord, il monte Faito da Vico Equense e Pimonte a sud. A est la città confina con Sant’Antonio Abate e con Santa Maria la Carità, mentre la zona ovest risulta essere la fascia costiera[3].

Castellammare di Stabia ha una superficie di 17,71 km², con un’altezza media di 5 metri sul livello del mare, anche se in realtà si parte dallo 0 lungo la costa fino ad arrivare a 1202 metri sul monte Faito[4].

La zona ha una classificazione sismica definita media e le sue origini si perdono nella notte dei tempi e sono ancora incerte[8], anche se alcuni ritrovamenti documentano che la zona era già abitata a partire dall’VIII secolo a.C. Data la sua favorevole posizione sul mare, in una zona ricca di acque e con pianure fertili di origine vulcanica, i primi insediamenti si andarono sviluppando in quella che oggi è conosciuta come la collina di Varano, all’epoca uno sperone a picco sul mare poiché la piana dove oggi si sorge l’attuale città era ancora in parte sommersa dal mare e la sottile linea costiera esistente era esposta alle incursioni nemiche. Diverse sono state le dominazioni come quella dei sanniti seguite poi dagli Etruschi e dai Greci: il nome di questo insediamento era Stabiae.

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