Choc a Scafati, riduce in schiavitù una ragazza bulgara per le pulizie domestiche
Una storia choc a Scafati, in provincia di Salerno: sequestra una ragazza di 20 anni costringendola a fare le pulizie in casa e farsi consegnare i proventi.
È finita in manette con l’accusa di riduzione in schiavitù una 56enne bulgara, N. Z.I, residente a Scafati. La giovane Cenerentola, sua connazionale,sarebbe stata costretta a svolgere il lavoro di badante, privata della libertà, soggiogata secondo le accuse con metodi violenti e minacciosi, obbligata infine a versare i suoi guadagni alla donna.
Secondo quanto riferito da l’OcchioDiSalerno, con la donna sarebbero coinvolti e indagati nella vicenda anche sua figlia V.I.I., di vent’anni, e il marito I.V.V.
Appena giunta in Italia, la ragazza sarebbe stata privata di passaporto e cellulare dall’uomo di casa, il bulgaro I.V.V.,,senza più contatti con la famiglia d’origine: a quel punto, segregata in casa, veniva picchiata con catene e affidata alla sorveglianza di V.I.I., con una intera famiglia di tre componenti dedita alla costrizione e allo sfruttamento della giovane.
Il lavoro di badante, svolto presso una famiglia italiana, doveva essere svolto per poi consegnare l’incasso e il denaro ai tre aguzzini, in particolare alla signora N.Z.I., con singole somme individuate di 130 euro, in un caso, e 180 euro in un altro, documentate dagli investigatori. La storia delle violenze nei suoi confronti sarebbe iniziata dallo scorso Febbraio. Botte e minacce per mesi fino all’arresto, due giorni fa, della sua “padrona”, accusata di aver sequestrato e sfruttato il lavoro della giovane connazionale. In seguito la donna è stata scarcerata e rimessa ai domiciliari dopo la convalida.
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