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Castellammare di Stabia

Chiesa e Massoneria. Così vicini, così lontani?

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Su questo tema così intrigante è organizzato un Convegno che si terrà a Siracusa Domenica 12 novembre, alle ore 10, nel Salone Borsellino di  Palazzo Vermexio.

“« Chiesa e massoneria. Così vicini, così lontani?»: è proprio il titolo del convegno, che ha già suscitato tante polemiche sulla stampa, organizzato dalla loggia Archimede 342. All’iniziativa è stata annunciata la presenza  del vescovo di Noto monsignor Antonio Staglianò e di monsignor Maurizio Aliotta, preside dello Studio Teologico San Paolo di Catania, ex membro del Consiglio di Presidenza dell’Associazione Teologica Italiana e segretario nazionale di quest’ultima.
L’appuntamento è alle 10  nel Salone Borsellino del Palazzo del Senato. Apriranno i lavori Alessandro Spicuglia, maestro venerabile della loggia Archimede e il presidente del Collegio circoscrizionale della Sicilia Antonino Recca. Modererà Elio Cappuccio, presidente del Collegio Siciliano di Filosofia. Tra i relatori, Mons. Staglianò, Mons. Alliotta e i due Gran Maestri Aggiunti Sergio Rosso e Santi Fedele.” Così recita il comunicato per l’evento.

La Massoneria non è nemica della Chiesa, di nessuna Chiesa – dice Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – ed è sempre stata la casa del dialogo e della tolleranza. Non osteggia nessuna religione e lascia i fratelli liberi di seguire la propria fede. Ma i tempi cambiano e l’Umanità è minacciata da grandi pericoli: come il terrorismo fondamentalista, il decadimento dei valori, la sfrenata globalizzazione. La grandezza delle Istituzioni laiche, spirituali e religiose cui l’uomo aderisce cercando vie personali di miglioramento ed elevazione, sta nel sapere affrontare le delicate sfide partecipando e condividendo le necessità e le problematiche che emergono. E sta anche nell’avere il coraggio di andare oltre “ostilità, oltraggi, pregiudizi, reciproci” come nel caso di Chiesa e Libera Muratoria. Come ha saggiamente ricordato il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura citando il documento dei vescovi tedeschi del 1983, non possono essere ignorati i punti di contatto fra Massoneria e Chiesa che trovano valori comuni nella dimensione comunitaria, nella dignità umana, nella lotta al materialismo, nella beneficenza”.
A queste dichiarazioni di parte massonica fanno eco le parole del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra : “Le varie dichiarazioni di incompatibilità tra le due appartenenze alla Chiesa e alla Massoneria non impediscono, però, il dialogo come è esplicitamente affermato nel documento dei vescovi tedeschi che già elencavano ambiti specifici di confronto come la dimensione comunitaria, la beneficenza, la lotta al materialismo, la dignità umana, la conoscenza reciproca […] bisogna andare oltre le ostilità, gli oltraggi,i pregiudizi reciproci, perché rispetto ai secoli passati sono migliorati e mutati il tono, il livello e il modo di manifestare le differenze che pure continuano a permanere in modo netto”.
Le dichiarazioni della vigilia da ambo le parti fanno ben sperare in uno schiarimento delle relazioni reciproche per avviare un dialogo fattivo e costruttivo, per il bene ed il progresso dell’Umanità.

CARMELO TOSCANO

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