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Celebrazione del 1° Maggio: storia e significato della Festa dei Lavoratori

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Il 1° Maggio è una delle celebrazioni più importanti per i lavoratori di tutto il mondo. Scopriamo insieme la storia di questa Festa, il suo significato e l’importanza che ancora oggi ha per il mondo del lavoro.

Celebrazione del 1° Maggio: storia e significato della 

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stituita nel 1889 e introdotta due anni dopo in Italia, in questa giornata si celebra l’inno al lavoro come il riscatto massimo della Donna e dell’Uomo rispetto al valore e alla realizzazione nella vita.

Il lavoro nobilita l’uomo, e non c’è frase migliore che sintetizzi quello che è l’essere umano, donna o uomo che sia, quel lavoro attraverso il quale si diventa parte attiva della società.

Come tutti sappiamo i lavori sono molteplici e variegati,  hanno però tutti lo stesso scopo, in un senso o in un altro concorrono alla vita degli altri.

Si, in effetti se ci pensate ogni nostro gesto nel lavoro che svolgiamo ha direttamente o indirettamente un risultato che incide sulla vita altrui, uno scrittore emoziona il suo lettore, un operaio produce qualcosa per gli altri, un autista facilita lo spostamento di altre persone, un cronista fa vivere le emozioni agli appassionati eccetera eccetera, questo per dire che il lavoro ci vede impegnati l’uno per gli altri e di conseguenza tutti sono importanti.

L’importante e determinante in tutto questo è farlo nei migliori dei modi, con coscienza e senso del dovere, rendere il proprio lavoro partecipe della crescita e della vita propositiva di tutti.

L’altra faccia della medaglia lavorativa però è ancora ahimè oscura, si perché se da un lato vanno esaltati i valori cardini del lavoro, dall’altro va detto che questo sacrosanto diritto sancito dalla costituzione e sul quale si fonda la nostra repubblica, molte volte è difficile da raggiungere.

Oggi la disoccupazione si attesta intorno ad un 8% con quella giovanile intorno al 24%, i problemi legati a questi numeri sono di sicuro il basso indice economico del paese, la qualità dell’istruzione, la poca flessibilità e delle regolamentazioni molto rigide in materia.

Ci auguriamo tutti che queste problematiche vengano superate quanto prima perché la crescita del paese passa inevitabilmente attraverso il lavoro, un lavoro dignitoso per tutti , che sia svolto nel massimo della sicurezza e giustamente retribuito.

Il mio augurio finale è quello che ognuno di Voi, a chi è alla ricerca del primo lavoro, a chi lo ha perso e tenta di riaverlo, a chi lo difende in tutti i modi  ogni giorno, a chi cerca di renderlo più sicuro e dignitoso, a chi legifera in favore del lavoro, di avere tanta forza e lungimiranza da  poter regalare a tutti, nessuno escluso, il motivo che rende orgogliosi e fieri di contribuire alla crescita sociale, il lavoro.

Buon Primo Maggio a tutti.

Maestro del Lavoro, Giovanni Donnarumma

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