Il Roma
C’è una trappola nella quale il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis non vuole finire. Si chiama “trappola- rinnovi”, ed è quella che si è innescata ormai da qualche settimana. Tra tira e molla, annunci e interviste (talvolta non autorizzate) richieste, rinvii e rifiuti, si rischia di andare in confusione. O ancor peggio di farsi male. Il caso vuole che il Napoli si ritrovi con molti calciatori che si avviano alla parte finale dei loro contratti. Higuaìn e Hamsik “scadono” nel 2018, qualcuno come Albiol andrà in scadenza già dalla prossima stagione. Nuovi acquisti con contratti lunghi (Valdifiori) che chiedono di andar via, ed altri con rinnovi freschi (Maggio). Ma soprattutto ci sono i calciatori che hanno davanti impegni lunghi, come Hysaj o Insigne che premono per un aumento. E infine ci sono le vie di mezzo, ossia i giocatori come Koulibaly, Callejon, Mertens o Ghoulam, che hanno davanti due anni di contratto ma che contemporaneamente spingono per il rinnovo a titolo di gratificazione. Su tutti, ovviamente, spicca il difensore francese (ma che gioca nel Senegal) che con quel suo “potrei andare via”, ha indispettito la società e i tifosi.
IL PROBLEMA è che il discorso rinnovo è ampio, ci sono molti giocatori che devono prolungare. Jorginho lo ha fatto nei mesi scorsi, con Mertens c’è l’accordo ma la firma ancora deve arrivare. Poi ci sono Callejon e Ghoulam per i quali non dovrebbero esserci problemi. Infine i casi problematici di Albiol (che non vuole rinnovare anche a costo di rimanere in scadenza) e di Koulibaly che ha rifiutato il contratto offerto qualche settimana fa e in più ha aggiunto qualche parola di troppo. Tra questi ci sono i vari Insigne e Hysaj che si aspettano un “ritocchino”. Per l’attaccante napoletano l’adeguamento è quasi “d’obbligo” perché prolungherà Mertens. E infine c’è il caso più emblematico, quello di Higuaìn, che pure non spinge per rinnovare adesso, ma che vuole aspettare almeno il mese di luglio, ma forse anche qualche settimana in più. Sullo sfondo rimane la paura di perdere i pezzi pregiati.
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