Il talento di Frattamaggiore ha provato a scuotere i suoi dopo la sconfitta interna contro il Bologna
Brucia la sconfitta interna contro il Bologna e Lorenzo Insigne lo sa. Proprio per questo, anche in vista dei prossimi impegni, si è fatto sentire all’interno dello spogliatoio subito dopo la fine dell’incontro.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“Questa volta nello spogliatoio del Napoli regna il mutismo totale: altro che ribellioni e liti varie, nessuno proferisce parola. Tutti a testa bassa, nessuno parla e commenta. Nessuno o quasi: perchè a un certo punto irrompe il capitano, Lorenzo Insigne. Incavolato a dire poco: è lui a rompere il silenzio del post Bologna, di una sconfitta che certifica figuraccia, crisi e necessità di svolta; è lui che prova a scuotere i compagni e a dare la scossa. Sì, ci prova e non si ferma: ma probabilmente è troppo presto. Cioè troppo a caldo: la delusione è tremenda e tremendamente forte, ma il tempo ormai è finito. Scaduto. Proprio così, proprio come ha detto anche Ancelotti: e oggi, al centro sportivo di Castel Volturno, sarà meglio parlarne. Tutti insieme. Nella forma più costruttiva possibile. E allora, per il bene del Napoli. Per orgoglio, dignità di napoletano troppo spesso eletto a simbolo unico della colpa: Insigne alza la voce, parla alla squadra, analizza. Da capitano e scugnizzo, magari, questa situazione gli farà più male; e di certo lui e pochi altri colleghi sono rimasti in campo fino alla fine, anzi per interminabili minuti dopo la fine della partita, per chiedere scusa alla gente”.
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