Il calciatore nerazzurro deve raggiungere un numero minimo di presenze
Si infittisce di nuovi particolari la questione legata al futuro di Mauro Icardi. Infatti, se il 9 dell’Inter dovesse continuare a vestire la casacca nerazzurra si potrebbe arrivare alla risoluzione contrattuale, diventando un pezzo molto pregiato di mercato e anche del Napoli. Perchè? Perchè nel caso in cui non disputi almeno il 10% delle gare ufficiali stagionali potrebbe richiedere lo scioglimento del contratto, secondo l’articolo 15 della Fifa.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“Ieri il menu di giornata alla Pinetina prevedeva un unico allenamento nel pomeriggio. Icardi, come al solito, iniziata la seduta in gruppo, si è staccato nel momento in cui sono cominciate le prove in vista di Lecce. E, ovviamente, sarà così anche oggi, con l’unica differenza che l’Inter lavorerà a San Siro. A questo punto sarebbe davvero una sorpresa se Maurito venisse convocato per la prima di campionato. Per di più, oltre ad essere fuori dal progetto, è sul mercato, quindi ci sono tutte le ragioni per tenerlo fuori. E, se la vicenda si trascinerà fino al match in casa del Cagliari del 1° settembre, Icardi verrà lasciato a Milano.
Qualcosa potrebbe cambiare se l’argentino dovesse rimanere in nerazzurro anche dopo il 2 settembre: tenerlo sempre in tribuna, infatti, comporterebbe dei rischi. Se non altro perché qualora non disputasse (basta 1’ in campo) almeno il 10% delle gare ufficiali potrebbe chiedere la risoluzione del contratto, in base all’articolo 15 della Fifa”.
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