CdS – Nasce il “Patto di Verona”: faccia a faccia tra i giocatori, senza Ancelotti
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li azzurri sono da venerdì pomeriggio in ritiro in un albergo della provincia veronese, senza Ancelotti. E’ in questo contesto che i giocatori si sono detti di tutto, oltre a ricaricarsi vicendevolmente. Ecco quanto si legge sul Corriere dello Sport:
“La vita è adesso, da soli e con se stessi, con i rintocchi della coscienza che s’avvertono all’alba, al risveglio, tra i filari della Valpolicella e la modernità d’un albergo che invita a starsene in pace con i propri pensieri e persino con le ansie e le paure, prima di strapparsele dall’anima e sistemarle sul tavolo d’una sala enorme nel quale nasce il «patto di Verona»: qui Napoli, periferia aritmeticamente distante di un’impresa da costruire concentrando qualsiasi refolo d’energia rinnovabile guardandosi negli occhi, analizzandosi rigorosamente, promettendosi – come in cooperativa – d’allungare una mano in questa insopportabile tormenta spazzata via riunendosi, chiacchierando, «denudandosi». E l’ora della colazione, il fotogramma d’un istante ma anche l’occasione per fondersi in quel salone enorme, in cui ci si può perdere o anche ritrovarsi con le proprie responsabilità, con un’alleanza sentimentale che vada oltre le competenze e che trasmetta ad ognuno l’onere di una prova da afferrare. E’ un’idea che spunta quasi naturale – cosa importa chi abbia detto: «ragazzi, parliamone un po’»? – ed è pure il tentativo di trasmettere ad Ancelotti, rimasto al di là di quelle mura perché ci sono momenti in cui è giusto e sacrosanto concedere una libertà assoluta e totale di espressione, il senso del proprio attaccamento che in quarantacinque minuti ha il potere di liberarsi d’ogni tremore”.
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