‘Lorenzinho’ ha reagito male ai fischi del San Paolo di domani seera
Era il secondo tempo dalla gara tra Napoli e Chievo, il punteggio era di 1-0 in favore dei veneti e Lorenzo Insigne porta il dito alla bocca come se volesse dire al pubblico che fischiare era inutile, la squadra aveva bisogno di un incoraggiatore (il San Paolo in questo caso).
Intanto sul web si sono scatenate le più ampie interpretazioni per quanto riguarda il gesto. Ma ad Insigne l’unica cosa che gli sarà passata per la mente sarà stata: “Ma ce l’avete ancora con me?”.
E’ bastata una piccola scintilla per alimentare un caso: sembra che nello spogliatoio siano volati di nuovo gli stracci, come nel 2014 quando si capì che lo spareggio Champions sarebbe stato vinto dal Bilbao. Un tiro: è questo che può generare fischi o applausi a seconda dell’esito. Una delusione come un’eliminazione dalla Champions League può indurre uno stadio a sfogare la propria insofferenza.
Intanto avanza una nuova ipotesi, Mino Raiola, famoso procuratore noto per alimentare l’insofferenza dei suoi assistiti alla ricerca di migliori condizioni contrattuali. Quello che potrebbe accadere è che Insigne venga colpito dal famoso ‘mal di pancia’, come è capitato con i vari Ibrahimovic, Pogba, Donnarumma.
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