L’ultima presenza del messicano risale allo scorso 9 febbraio contro il Lecce
Hirving Lozano era arrivato a Napoli come una grande scommessa e il suo esordio nella squadra allenata da Carlo Ancelotti (poi esonerato) è stato col botto: subito un gol alla Juventus. Poi l’incredibile parabola discendente che l’ha visto pian piano finire in panchina e ai margini della squadra con l’ex tecnico di Real Madrid e Bayern Monaco prima e con Gennaro Gattuso poi.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“Hirving Lozano arriva ad agosto, dopo sei mesi di inseguimento, è il colpo del mercato, il giocatore più pagato della storia del Napoli: ci vogliono cinquanta milioni, commissioni incluse, per strapparlo agli olandesi del Psv. È l’attaccante che ha chiesto Carlo Ancelotti, che però arriva con i postumi di un infortunio e una preparazione assai parziale: a Torino, alla seconda di campionato, si è preso subito la scena, favorendo la rimonta da 0-3 a 3-3, prima dell’autorete di Koulibaly; poi è finito in un limbo, tra le incertezze sul ruolo (è un esterno o anche e soprattutto una seconda punta) e l’avvicendamento tra Ancelotti e Gattuso, con il quale vede il campo pochissimo e la panchina o la tribuna tantissimo. Ultima presenza, di quattordici minuti, il 9 febbraio, contro il Lecce. Nelle favole ci sono i boschi in cui ci si perde”.
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