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li indios continuano a lottare per la difesa della loro terra natia, che continua ad essere soggetta ad incendi e distruzione
La difesa del territorio da parte degli indios prosegue ormai da diversi secoli, ma la deforestazione del 2020 ha rappresentato la più grande degli ultimi 12 anni
Il piano definitivo
Recentemente, il governo brasiliano ha proposto la PL 490, che prevede l’attacco mortale alla foresta amazzonica e la fine del genocidio degli indios dopo 500 anni di lotte; se il congresso nazionale brasiliano decidesse di approvare la PL 490, gli indios dovranno dimostrare al governo federale brasiliano la loro presenza in quelle terre dal 5 ottobre 1988 in poi.
La situazione ha generato un paradosso da parte del governo in quanto fino al 1988 gli indios venivano considerate persone senza capacità giuridica
Una strenua battaglia
In amazzonia sono presenti circa un centinaio di popolazioni indios isolate che hanno da sempre preferito stare lontano dai bianchi; come precisato dalla Costituzione del 1988, la loro presenza sul territorio era funzionale nonché vitale per la sopravvivenza della foresta amazzonica.
La PL 490 prevede anche le modalità con cui cacciare gli indios; secondo l’articolo 29 “In caso di presenza di popolazioni isolate, spetta allo stato e alla società civile rispettare i loro usi e costumi e occuparsi della loro assistenza medica”.
Tali popolazioni hanno un sistema immunitario molto diverso dal nostro e perfino una banale influenza potrebbe estinguerli, ma il piano è ben diverso e prevede la realizzazione di miniere, centrali idroelettriche e tante altre imprese, che sarà possibile realizzare solo cacciando gli indigeni
Negli ultimi tempi si sono verificati numerosi scontri e problemi tra i vari lavoratori e gli abitanti del posto, inasprendo una situazione già di per sé ai limiti della tolleranza.
Lo scontro ha causato in conseguenza di ciò violenti attacchi e molteplici omicidi, mentre gli indios hanno intrapreso una protesta contro il governo brasiliano nei confronti di una legge che rischia di sfociare in un vero e proprio crimine contro l’umanità
Catastrofe Amazzonia; l’attacco a terra e popolo continua/Antonio Cascone/redazione