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a Catania al Catania.. il percorso iniziato nella città siciliana, solo per ora, terminato con la goleada del Menti contro la stessa squadra di Rigoli, descrive perfettamente lo splendido lavoro iniziato a luglio da Fontana ed i suoi ragazzi.
L’entusiasmo iniziale, però, sembrava essersi frantumato dopo pochissimi giorni; la sconfitta del Massimino aveva gettato immediatamente nello sconforto buona parte della piazza, subito pronta a puntare il dito su un organico non all’altezza, un allenatore inesperto ed una preparazione inadeguata.
Per placare i malumori, strigliando giustamente l’ambiente, si rese necessario addirittura l’intervento del Patron Manniello. Il presidente della Juve Stabia ci chiamò dopo la gara catanese, “usandoci” come sua voce. Manniello non vacillò un attimo, né si fece assalire da qualsiasi dubbio; il numero 1 confermò le sue sensazioni positiva in vista della stagione, all’epoca appena iniziata, dando appuntamento agli “esperti” del settore a metà stagione.
Il momento che il Presidente aspettava è arrivato, ed i fatti danno ragione proprio a Mammelle. La Juve Stabia 2016/17 è una squadra di qualità, compatta, fatta di calciatori che lottano non per se stessi ma per lo stemma che portano sul petto.
A guidare questo gruppo c’è lo stesso Gaetano Fontana tanto criticato all’inizio. Il tecnico ha mostrato una fame da leone unita ad una lucidità da allenatore navigato: un connubio perfetto.
I gialloblú così hanno riconquistato il Romeo Menti, in cui sono arrivate solo meraviglie, ad eccezione del rocambolesco finale col Lecce, ed hanno battuto il proprio record di punti fatti nel girone d’andata.
Se Fontana, in modo sornione, ama dire che la sua Juve Stabia è lì “per stuzzicare le corazzate” del campionato, possiamo dire senza mezze misure che in realtà i gialloblú non stanno solo stuzzicando, ma stanno davvero rompendo le scatole alle Big.
A questo punto conta poco chi è in testa, anche perché noi non abbiamo problemi a riconoscere i meriti del Matera, ma conta non smettere di correre.
Come ad agosto, dopo la sconfitta di Catania, era assurdo sparare a zero sul progetto, ora non bisogna pensare che la promozione sia a portata di mano.
Le Vespe devono lottare per continuare a stare lassù con le altre e solo alla fine si faranno i conti, fermo restando che questi ragazzi stanno facendo reinnamorare la città della propria squadra.
Con un presente così bello, inutile pensare al futuro. Testa al prossimo impegno, per continuare a sognare qualcosa di B..ellissimo.
Raffaele Izzo