L’intervento di Gaetano Cimmino, leader dell’opposizione di centrodestra, e i consiglieri Vincenzo Ungaro ed Emanuele D’Apice sulla questione delle Terme di Stabia
“La drammatica vicenda delle Terme di Stabia non smette mai di stupire: ci sono i ‘professionisti’ artefici del fallimento che continuano a chiedere soldi al Tribunale, ma non solo. C’è un’intera categoria di ex lavoratori che non percepiscono più ammortizzatori, e nonostante le rassicurazioni di Comune e Regione non riescono ad accedere ad alcun bando per la ricollocazione. È questo il rilancio tanto atteso per il settore? È ora di finirla con i ‘titoli’ trionfalistici e pensare ai cittadini”. Così Gaetano Cimmino, leader dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale a Castellammare di Stabia, insieme ai consiglieri comunali Vincenzo Ungaro ed Emanuele D’Apice.
“Le Terme sono state chiuse, abbandonate, sfasciate, da una politica inconcludente e priva di una visione globale, circa il significato del termalismo per la città. – hanno continuato Cimmino, Ungaro e D’Apice – La mancanza di per gli ex termali continua ad essere un boccone molto amaro nell’ambito di una chiusura voluta e decretata da una parte politica.
I vari Cuomo, Sammaria, Giugliano, Ostieri, Tarsia, Perillo ed altri non hanno avuto alcun imbarazzo a chiedere il giusto prezzo per il duro lavoro che avrebbero portato a termine per il concordato su indicazione dell’azionista unico Comune. Non è bastato un ‘non fattibile giuridicamente’ espresso dal giudice a far desistere queste persone dal pretendere la parcella, nonostante alcuni di essi avevano affermato che avrebbero prestato la propria opera a titolo gratuito. I lavoratori? Forse avranno forse diritto a qualche briciola, se mai resterà qualcosa.
Gli ex termali hanno proposto al sindaco di partecipare a bandi regionali per ex percettori ammortizzatori sociali. Ma i vari Apu, Ricollocami e Garanzia Over sono l’ennesimo flop: nessun lavoratore ha avuto modo di accedere ad una di queste misure, nonostante le iscrizioni. Parliamo dell’inadeguatezza politica sul tema del lavoro della famosa filiera Regione-Comune. Il pensiero trionfante del Pd ha prodotto a Castellammare solo disoccupazione e disperazione nelle famiglie stabiesi e del comprensorio. Il Piano di Rilancio è stato presentato da Pannullo: bene, quale sarà il ruolo di chi ha sempre combattuto per le Terme, ovvero i lavoratori?
Le Terme non possono diventare solo uno sbiadito ricordo per la Città, il lavoro è l’unica soluzione per alleviare il grande dramma di decine di famiglie, vittime di scelte per niente oculate. Invitiamo la Regione Campania, Il sindaco, l’assessore al Lavoro ad essere attivi su questa tematica, con risposte immediate, perché non è possibile che per altre categorie di disoccupati si siano aperte opportunità, specie nel settore rifiuti. Nessuna guerra: tutti hanno diritto al lavoro, ma siamo fermamente convinti che non sia proprio il caso di creare liste di disoccupati di serie A e di serie B”.
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