Castellammare, stangata agli esponenti del clan Cesarano: i dettagli
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astellammare di Stabia, condannati a 18 anni di carcere complessivi, coloro che sono ai vertici del clan cesarano, che opera a Castellammare e Pompei. Il verdetto è arrivato nel pomeriggio di ieri. La pena più pesante è stata inflitta a R. Belviso, ritenuto l’ultimo capoclan della cosca specializzata in droga ed estorsioni. L’uomo che avrebbe raccolto lo scettro del comando dopo l’arresto del boss L. Di Martino, ha incassato 7 anni e due mesi di carcere, anche se il pm ne aveva chesti 8 anni e 8 mesi. Stangata anche per A. Falanga l’imprenditore che avrebbe raccolto i soldi del pizzo imposto ai commercianti delle “macchinette”. Infatti la condanna è avvenuta perchè il clan aveva il monopolio sui videopoker nella zona stabiese e non.
Ma le condanne non sono finite: condannato a 5 anni e 1 mese di reclusione, anche G. Di Martino, figlio di ‘o profeta, l’attuale bos. Per lui la DDA aveva chiesto 6 anni di reclusione. Il boss L. Di Martino ha deciso di ricorrere al rito ordinario e il suo processo verrà celebrato a Torre Annunziata. Per coloro che stanno tenendo l’inchiesta, i quattro hanno imposto il pizzo, con richieste sempre più esose, ad un imprenditore specializzato nell’installazione dei videopoker e delle slot machine.
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