Scopri come Castellammare di Stabia potrebbe presto rivedere la balneabilità in villa comunale come confermano le analisi dell’ARPA dopo i progressi dei lavori.
Batteri sotto i limiti di soglia per tutta l’estate
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nalisi dell’ARPA e lavori di Gori spianano la strada per la balneabilità di Castellammare. L’ARPA ha condotto analisi nell’estate corrente, mostrando bassi livelli di batteri. I lavori di Gori, iniziati nel 2016, chiusero scarichi abusivi.
L’anno 2023 vide il recupero della balneabilità lungo via De Gasperi. Interventi infrastrutturali e lavori in corso aiutano a mantenere i bassi livelli di inquinamento.
La risoluzione del problema dello scarico civile al rivo San Marco è cruciale.
La Conferenza di Servizi ha approvato un collettore costiero.
Nel 2024, Castellammare potrebbe chiedere la balneabilità, nel 2025 potrebbe essere realtà.
La città di Castellammare potrebbe vedere un futuro con acque balneabili nella sua villa comunale, grazie alle analisi condotte dall’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) durante l’estate e ai progressi nei lavori effettuati dalla Gori, un’azienda che si occupa di questioni ambientali. Questo potrebbe diventare una realtà già nel 2024, o al massimo nel 2025.
Il percorso verso la balneabilità ha radici nel 2016, quando sono iniziati i lavori per chiudere gli scarichi abusivi che venivano direttamente dal centro cittadino al mare attraverso il rivo Cannetiello.
Nel corso degli anni, interventi di miglioramento sono stati attuati anche nei quartieri circostanti come Ponte Persica, Annunziatella, Fontanelle e Petraro. Questi sforzi hanno evitato che gli scarichi civili contaminassero il mare.
Un importante traguardo è stato raggiunto nel 2023, quando è stata ottenuta la balneabilità lungo l’intero tratto costiero di via De Gasperi. Le analisi dell’ARPA hanno confermato che le acque in villa comunale sono in uno stato eccellente.
La presenza di batteri come Enterococchi intestinali ed Escherichia Coli è ben al di sotto dei limiti massimi consentiti dalla legge.
Questi valori sono simili a quelli delle zone di Pozzano e via De Gasperi, che sono considerate balneabili.
Questi risultati riflettono un trend estivo costante da maggio ad agosto, senza mai superare i limiti di soglia per la balneabilità. Solo ad aprile, a causa di forti piogge, sono stati riscontrati valori leggermente superiori alla norma per la presenza di batteri.
La legge richiede analisi positive per due anni consecutivi per ottenere la balneabilità. Tuttavia, questa richiesta può essere abbassata a un anno se vengono effettuati interventi infrastrutturali per mitigare i rischi di inquinamento.
In tal senso, è in corso un lavoro cruciale. Gli operai della Gori stanno lavorando tra il Parco Imperiale e il quartiere Madonna delle Grazie, al confine tra Castellammare e Gragnano.
Questo intervento mira a convogliare gli scarichi civili dai Comuni di Gragnano, Lettere e Casola di Napoli verso il depuratore di Foce Sarno.
Questo contribuirà a risolvere il problema del rivo San Marco, principale fonte di inquinamento delle acque antistanti la villa comunale.
La Conferenza di Servizi ha già dato il via libera alla Gori e all’Ente Idrico Campano per la costruzione di un collettore costiero proprio all’altitudine della villa comunale.
Questo collettore dovrebbe indirizzare gli scarichi anche in caso di piogge intense.
Questo potrebbe consentire al Comune di richiedere la balneabilità già nel 2024, e in ogni caso, con analisi positive dell’ARPA, nel 2025.
Questo rappresenta un’opportunità di sviluppo significativa per Castellammare di Stabia, sebbene ci sia ancora bisogno di un piano di valorizzazione dell’arenile.
Nonostante alcuni ostacoli, l’aspirazione a rendere la villa comunale balneabile dopo decenni sembra diventare una possibilità concreta.