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Castellammare di Stabia

ESCLUSIVA – Castellammare, Scala: “Chi salva vite non deve essere arrestato” [VIDEO]

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Le parole del consigliere comunale Tonino Scala ai microfoni di ViViCentro a margine del flash mob “Salvare vite non è reato”, che si è svolto a Castellammare di Stabia

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ella serata di ieri nella villa comunale di Castellammare di Stabia nei pressi del monumento al Marinaio, si è tenuto il flash mob “Salvare vite non è reato”, organizzato dai consiglieri comunali Tonino Scala, Andrea Di Martino, Francesco Iovino e Giovanni Nastelli.

Un’iniziativa per ricordare, con forza e convinzione che salvare vite non è reato e per esprimere la solidarietà al capitano Carola Rackete della Sea Watch 3.

A margine del flash mob è intervenuto in esclusiva ai microfoni di ViViCentro.it il consigliere comunale di Liberi e Uguali Tonino Scala:

“Noi dobbiamo rassegnarci alle barbarie del nostro tempo. Ciò che sta accadendo in Italia è ignobile, la questione dei migrati non è altro che un’arma di distrazione di massa, per non parlare dei problemi veri. Questa sera ci siamo incontrati in Villa Comunale, lanciando un invito tramite i social, per ribadire che chi salva vite non deve essere arrestato.”

Durante l’iniziativa alcuni cittadini stabiesi hanno voluto esporre uno striscione con su scritto un messaggio forte “Né per terra né per mare ci potranno mai fermare”

E’ uno striscione simbolico, che alcune associazioni hanno voluto esporre a questa iniziativa. Il nostro è un vero e proprio atto di resistenza, una resistenza civile ad un mondo che così com’è non ci piace”.

Il tema dei migranti è una tematica sempre attuale, qual è la reazione dei cittadini di Castellammare di Stabia?

I cittadini stabiesi hanno le medesime reazioni che si registrano a livello nazionale, purtroppo si ragiona di pancia. Dopo la liberazione di Carola (Carola Rackete, capitano della Sea Watch 3 ndr) la Lega ha raggiunto il suo picco nei sondaggi. Non devono essere i voti a fermaci, questa è una battaglia di civiltà. Non è una battaglia contro tizio o caio, ma una battaglia di campo in cui bisogna scegliere dove schierarsi. Scegliere tra le barbarie o stare con l’umanità. Oggi è una guerra tra ultimi. Se i migranti sono gli ultimi, i penultimi siamo noi. Bisogna resistere, non ci dobbiamo rassegnare e credere che un altro mondo è possibile”

A cura di Antonio Gargiulo

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