Si sta avvicinando quel periodo dell’anno tanto agognato da alcuni, quanto rinnegato da altri. Ebbene sì, Natale è alle porte.
Manca poco più di un mese all’inizio dei cenoni di cui si conosce il principio, ma non la fine. Magari alcuni staranno già progettando i banchetti delle due vigilie, mentre altri li avranno già preparati da settembre.
Nelle città si comincia a respirare quell’aria frizzante delle feste, il calore degli affetti si intensifica diventando, in molti casi, quasi asfissiante.
Ma ciò che rende ancor di più il periodo natalizio un evento magico, è il poter passeggiare per le strade delle città ascoltando i canti natalizi, osservare i meravigliosi addobbi o le stupende luci o camminare per i mercatini o qualsiasi altro evento che le città hanno in serbo per i loro cittadini e i turisti che arrivano da fuori proprio per assorbire l’aria natalizia di questi luoghi.
E tra le luminarie di Salerno, i mercatini di Napoli, le “Luciammare” di Marina di Camerota, cosa avrà in serbo per i suoi cittadini, Castellammare?
Ebbene, dalle luci ancora spente sulle strade principali della città delle acque, luci, tra l’altro, che già l’anno scorso fecero molto discutere dividendo i cittadini, ma che senza il contributo dei commercianti, che le scelsero e pagarono per la loro installazione, e senza la cui partecipazione, probabilmente non avremo nemmeno quelle, Castellammare non ha ancora organizzato alcunché per allietare i giorni di festa dei suoi cittadini.
Questa mancanza non fa affatto bene alla città, il cui turismo sta iniziando poco a poco a tornare dopo la tanto agognata riapertura della villa comunale. Viene quindi spontaneo chiedersi cosa stia aspettando l’amministrazione comunale, ma tutto tace in merito.
Pare quasi che non si vogliano sfruttare le bellezze, e le ricchezze di questa città. Daltronde le terme sono ormai chiuse da anni, poco mancava perché la villa comunale facesse la loro stessa fine, si è tanto parlato della bonificazione del suo litorale ma, appunto, sono state solo parole.
Castellammare di Stabia ha tutte le potenzialità per diventare il fiore all’occhiello del golfo di Napoli, ma queste potenzialità pare proprio che non siano manifeste a chi dovrebbe provvedere a valorizzarle.
Si può solo immaginare come potrebbe essere lo stupendo lungomare della città tutto addobbato a festa, i mercatini di Natale che potrebbe ospitare, i villaggi natalizi nelle piazze o le sagre con i prodotti tipici, che permetterebbero a di far conoscere la qualità della manifattura stabiese.
Questa città offre di tutto ai suoi cittadini, simbolo di ciò è anche una statua che si trova proprio in villa comunale, raffigurante una donna con in braccio un bambino che tenta ad ogni costo di proteggere dal demone che le sta alle calcagna.
La donna simboleggia proprio Castellammare di Stabia, il bambino sono i suoi cittadini e il demone non è altro che il Vesuvio da cui la città tanta di difendere il suo bambino.
Castellammare di Stabia ha dato tutto ai suoi cittadini e spetta a loro comprendere come valorizzare tutti i suoi doni, si spera che capiscano come fare almeno in occasione delle festività natalizie.
A
CURA DI MARIA ROSARIA COTTICELLI
PRODUZIONE RISERVATA
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