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l primo cittadino stabiese Antonio Pannullo nelle ultime settimane aveva espresso il rischio di penetrazioni camorristiche in comune, per cui è stato ascoltato dai magistrati della DDA di Napoli, in qualità di persona informata sui fatti, per fare chiarezza su una situazione sempre più tesa.
Il sindaco nei giorni scorsi aveva dichiarato che Castellammare è ancora una città con un grande tasso di criminalità e che la possibilità di associazioni legate ai nomi della malavita possano interagire con le questioni amministrative non è remota, soprattutto se si considerano i numerosi investimenti svolti in città e le varie gare di appalti per rilanciare l’arenile stabiese.
Quelli che destano più preoccupazione sono i bandi per gli chalet nel centro antico di Castellammare, quelli all’Acqua della Madonna, che potrebbero coinvolgere facilmente i camorristi interessati. Ma anche gli investimenti per il “Grande Progetto Pompei”, quello che ingloba diversi comuni campani, allo scopo di riqualificare ed estendere gli scavi archeologici inserendoli sotto la protezione dell’Unesco.
L’avvocato Pannullo è stato ascoltato per oltre un’ora dal pubblico ministero Giuseppe Cimmarotta, impegnato in prima persona per scovare le attività illecite della camorra svolte su tutto il territorio. Una maggiore attenzione viene data alle zone di Moscarella e Scanzano, luoghi in cui le operazioni criminali registrano un tasso più alto e allarmante.
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