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Castellammare di Stabia

Castellammare, ospedale San Leonardo in tilt: via alle denunce

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Castellammare di Stabia soliti avvenimenti accadono al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo. Come, quasi sempre, il pronto soccorso verte nel caos: le attese per i pazienti sono lunghissime: fino a 3 ore di attesa per ricevere una prestazione sanitaria. E può capitare persino che all’accettazione si dimentichino di rilasciare l’autorizzazione agli accertamenti diagnostici. tutto questo è stato registrato dal coordinatore regionale del movimento di tutela dei diritti del malato “Dimensione Civica”, Andrea Morgone, insieme con Antonio Esposito, segretario territoriale dell’associazione civica, che affermano: “Negli ultimi anni sono stati depauperati ospedali, quali quello stabiese, quelli di Sorrento, Vico Equense, Torre Del Greco, strutture dove si deve fare i conti con una forte carenza di personale infermieristico, di medici e operatori sanitari”. I rappresentanti di Dimensione Civica puntano il dito contro le disfunzioni dell’ospedale San Leonardo che definiscono «quello con maggiori carenze, inefficiente e incapace di rispondere ai bisogni sanitari dei cittadini». E ne sono prova le continue denunce di aggressioni subite dal personale al Pronto soccorso. Il San Leonardo è l’ospedale di riferimento dei paesi dei Monti Lattari, della Penisola Sorrentina e di tutto il versante Sud napoletano, di conseguenza è stato richiesto che venga potenziato con professionalità mediche e infermieristiche e tecnologie adeguate in modo da funzionare da filtro per non ingolfare alcuni ospedali napoletani con ricoveri in barella nei corridoi. In primis i pazienti si trovano spesso ad avere delle indicazioni sbagliate all’ingresso, di conseguenza chi ha bisogno di una prestazione medica è costretto a recarsi da un reparto all’altro. Ma non solo,   accadono attese snervanti  corridoi vuoti e privi di personale addetto. Infine, nell’ambulatorio dell’otorino si scopre che il sistema di riscaldamento dell’acqua non c’è. Insomma tutto questo è sintomo di degrado assoluto in quella che dovrebbe essere l’istituzione di cui ci si dovrebbe prendere maggior cura, insieme alle scuole, eppure le cose all’ospedale stabiese non sono mai veramente cambiate.


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