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Castellammare di Stabia

Castellammare, maestra bloccata in casa da mesi “soccorsa” da Mattarella

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Insegnate di Castellammare di Stabia bloccata in casa in seguito ad un crollo di un muro, scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e successivamente intervengono i vigili

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o scorso dicembre M.S., insegnante precaria che convive con l’anziana mamma, in seguito ad un crollo di un muro di una proprietà limitrofa che l’ha bloccata in casa, scrisse al sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino illustrando il suo disagio e quelle di diverse famiglie della zona a colpite. Nella lettera inviata al primo cittadino, la donna chiedeva l’emissione un’ordinanza affinché risolvesse il problema che mette a rischio la sicurezza e la vivibilità di diverse famiglie del Savorito.

Nei giorni scorsi la donna ha scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per ringraziarlo per l’aiuto dato. Di seguito la lettera  integrale:

Carissimo presidente, papà di tutti gli italiani con commozione grande desidero prima di tutto desidero porgerle con immenso affetto un abbraccio forte forte in questi giorni segnati per lei dal grande lutto familiare della tragica perdita di suo fratello Piersanti Mattarella per mano di una mafia spietata, e a nome della mia città Castellammare di Stabia e di tutto il popolo italiano. E sono io insegnante precaria a scriverle GRAZIE perché lei nel suo muto e composto dolore si è preso cura di venire indirettamente a visitarci in una situazione difficile e irrisolta da mesi occuparsi per dirle non solo il mio il mio GRAZIE a nome della mia mamma anziana vedova ed inferma ma anche delle famiglie dei miei vicini (bambini, anziani e mamme e papà di famiglia)che si trovano a vivere il disagio di una situazione difficile incancrenita dal 29 ottobre scorso quando in concomitanza con le avverse condizioni atmosferiche è crollato parte della parete pericolante del muro costruito da alcuni vicini senza mai essere supportato da pilastri e che ancora minaccia crollo di parte restante pericolante a ridosso della nostra abitazione e di diverse abitazioni di vicini, in un rione difficile il rione Savorito della città di Castellammare di Stabia. In tanti mesi nonostante le continue richieste di intervento agli organi competenti del comune ed al nostro sindaco non è stata risolta la situazione difficile, pericolosa e disagevole nonostante tre interventi dei vigili del fuoco di cui l’ultimo sollecitato dai carabinieri. Ma venerdì 4 gennaio sono venuti il capitano della polizia edilizia, il comandante dei vigili urbani ed un tecnico del comune di Castellammare di Stabia: “signora ci apra ci manda il presidente della repubblica Sergio Mattarella” ed il capitano La Manna ha promesso che avrebbe trovato una soluzione ed un intervento con il direttore dei lavori. GRAZIE, GRAZIE caro presidente per questa sua “visita”, per essersi fatto cittadino stabiese come un papà premuroso che porta una carezza ad una vedova anziana inferma ed ai tanti bambini ed anziani e mamme e papà di famiglia vicine che si trovano a vivere questa disagevole situazione di pericolo ed emergenza dal 28 ottobre scorso (ed io stessa sono sopravvissuta al crollo salvata dal cane e sono stata comunque in ospedale). GRAZIE perché ha saputo dare esempio ad una città di cosa significa “farsi comunità”e “garantire la sicurezza ed il rispetto delle regole del vivere comune” ma partendo dai più deboli e lasciati soli in una situazione difficile di un rione quale il Rione Savorito di cui tanto hanno parlato le cronache .GRAZIE perché non ci sentiamo più soli (ed io stessa nelle mie insistenti richieste di intervento ho avuto una minaccia come risposta)e ci ha fatto sentire una presenza paterna delle istituzioni che troppo spesso sono assenti a livello locale . GRAZIE per averci portato il sorriso amorevole dei suoi occhi chiari e limpidi ricolmi di bontà, di gentilezza e di compassione (come tante altre volte ha saputo fare e tra le ultime l’abbraccio ed il conforto ad Amatrice ed ai funerali di stato per le vittime del tragico crollo del ponte Morandi). GRAZIE perché lei ha saputo aprire una strada maestra alla nostra città ed al nostro giovane sindaco che cerca di ripristinarne lo splendore e di darle luccichio e bellezza, indicando come realizzare sicurezza preservando e garantendo i valori positivi della convivenza, scuotendo dal torpore questa città per risvegliare l’impegno per aiutare gli altri in difficoltà garantendo sicurezza di vita e costruendo ponti di solidarietà, di giustizia e di pace. GRAZIE perché ha insegnato agli organi competenti del territorio ad abbattere il muro di sfiducia nel proprio ruolo istituzionale in questo territorio che può diventare pericolosamente infiltrato e di omissione di atti di ufficio ed ha invece dato esempio di cosa vuol dire venirsi incontro l’uno con l’altro e visitarsi nel momento di difficoltà. GRAZIE caro presidente, che si è fatto anche in una ricorrenza dolorosa nostro concittadino, ci segua con il suo sguardo amorevole di padre che sa ricucire l’Italia e ci sia sempre vicino. Il mio sogno che nella sua FELICIZIA faccia entrare anche i tanti bambini e ragazzini di questo rione che è stato preso d’assedio dalle forze dell’ordine in questi giorni. Ho ripensato ai ragazzini di questo rione miei allievi quindici anni or sono, ai loro bellissimi disegni che riuscivo a far fare loro anche a costo di caricarmi di tutti gli attrezzi per loro, perché riscoprissero la stima di sé, e li incorniciavo in un collage con la bellissima poesia TALITHA QUM STABIA di Maria Donnarumma D’ALESSIO( pubblicata in scintille di cuore”), e mi si è stretto il cuore pensando a come vivevano questi bambini questo momento nelle loro case (e solo noi insegnanti ed i presidi a scuola sappiamo la tragedia di questa infanzia spezzata) nella speranza che i loro bellissimi e coloratissimi disegni si possono alzare un giorno del riscatto dalla propria condizione familiare e della stima di sé in alto in alto come tanti aquiloni in vetta ad un’alta torre di questa sua fantastica FELICIZIA. GRAZIE, GRAZIE, immensamente GRAZIE. Un abbraccio forte forte. Il Signore la benedica e benedica la nostra Italia. E la nostra Europa.

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