Emergenza ambientale fiume Sarno: ecco le parole del M5S stabiese
C
astellammare di Stabia, in questi giorni abbiamo appreso la notizia dell’esondazione del fiume Sarno nei campi coltivati della zona di Pompei, che ha portato migliaia di euro di danni alle coltivazioni. Sulla questione dell’emergenza ambientale legata al fiume, si è espresso il M5S stabiese. In base ad un comunicato a noi inviato, si legge:
Il Movimento 5 Stelle da sempre si batte per le conseguenze che l’inquinamento del Sarno provoca al nostro litorale. Nell’ultimo consiglio comunale ci siamo fortemente opposti alla seconda foce, che senza una preventiva opera di bonifica e di disinquinamento, rappresenta un veicolo di maggior inquinamento per il nostro litorale. Cosa fa l’amministrazione, sindaco in capo? Orecchie da mercante e senza alcuna valutazione in merito, approva un provvedimento per facilitare la realizzazione della seconda foce.
Ma ieri, di fronte alla realtà del fatti egli stesso dichiara che ci sarà un disastro ambientale se i rifiuti presenti nel Sarno raggiungessero il mare e che il Sarno è una bomba ambientale. Ebbene sig Sindaco, lei aveva la possibilità di bloccare questo scempio e di chiedere un intervento preventivo per risolvere o quanto meno cominciare ad affrontare il problema inquinamento, subordinando l’approvazione della variante ad interventi di bonifica e disinquinamento del fiume. Ma appena un mese fa, si disinteressava dell’inquinamento. Invece di spronare il comune di Torre Annunziata ad approvare la seconda foce, avrebbe dovuto seguire il loro esempio e bloccare la seconda foce.
Dai video in diretta si capisce bene che la famosa “griglia” che dovrebbe bloccare i rifiuti, almeno quelli galleggianti, non è funzionante, chi avrebbe dovuto verificare? Chi avrebbe dovuto manutenere?
Non ci meravigliamo se l’arenile stabiese è ridotto ad una discarica. Sono anni che sottolineiamo questa problematica. Come sempre quello che il sindaco di Castellammare dice oggi, non vale domani, sarà il responsabile del crescente inquinamento del nostro arenile e la Paranza di una città turistica su allontana sempre più. Ma del resto cosa si ci può aspettare da chi non ha la più pallida idea sul futuro della città (leggi futuro delle terme, della città tutta). Coerenza zero, spot tanti!
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