Castellammare, ad Angela viene negata la possibilità di frequentare la scuola, il padre amareggiato e sfiduciato verso le istituzioni
A parlare a Castellammare di Stabia è un uomo semplice, un padre che sta lottando per far riconoscere i diritti, quelli semplici e forse così normali, per la propria figlia. Daremo un nome di fantasia a questa persona, Roberto e sua figlia la chiameremo Angela. Angela è una bambina di 14 anni allegra, serena e spensierata però non vedente. Angela ha bisogno di essere seguita nelle attività didattiche, ma nella sua scuola stabiese le viene negata questa opportunità. Angela attualmente non frequenta l’istituto d’appartenenza perché i suoi genitori hanno deciso in segno di protesta di non mandarla; avrebbe bisogno di assistenza e cura, nonché di un’istruzione adeguata ad esempio un corso formativo con l’utilizzo del linguaggio dei segni, conosciuto anche come linguaggio Braille, un piano pedagogico appositamente costruito per lei, ma non è possibile. Tutto ciò non le viene concesso per mancanza di fondi disponibili. La famiglia disperata ha chiesto aiuto alle istituzioni, ma questa grido disperato è rimasto senza risposta. I genitori sono amareggiati con le rappresentanze politiche della propria società, incapaci di arginare il problema e trovare la giusta soluzione per permettere l’inserimento adeguato di Angela, come di tutti gli altri bambini con la stessa patologia, all’interno delle strutture scolastiche.
a cura di Annalibera Di Martino
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