Con il maltempo Castellammare ritorna ad essere una città sommersa
S
tesso discorso vale per la nostra città, di cui tutti conosciamo debolezze, fragilità, lentezze. Il problema degli allagamenti é tornato a manifestarsi con forza. Dal centro alle periferie, Castellammare é quasi completamente sommersa. Notevoli i disagi che ne sono scaturiti. Non è possibile camminare a piedi e diverse strade, nevralgiche per la circolazione veicolare, sono intransitabili anche con le auto. La città è paralizzata e, con essa, i cittadini.
Altro fatto è il peso enorme che, su questa precarietà, esercita la mancata attuazione di forme di manutenzione e prevenzione. Castellammare, dal centro alle periferie, andrebbe salvaguardata e tutelata. E dunque sorge spontanea una domanda: “come ci si é attrezzati per rispondere a queste urgenze ?” Noi avvertiamo che, rispetto a queste necessità, non sia stato ancora messo in campo, da parte dell’amministrazione, un tentativo di programmazione e prevenzione. Questo, soprattutto, a fronte di un contratto stipulato con Am tecnology – che ci costa 100 milioni in 7 anni – che prevederebbe la pulizia e la manutenzione delle caditoie. Chi sta vigilando affinché il contratto venga rispettato?
Al di là della contrapposizione politica, è urgente che si mettano in campo tutti gli sforzi necessari per evitare il ripetersi di eventi tragici che tutti noi vogliamo assolutamente scongiurare.
Pensiamo, ad esempio, al grosso pericolo che incombe sul centro antico, rispetto al quale urge che venga condotto un attento monitoraggio della zona collinare oltre alla costante pulizia di vasche e canali. Il nostro é un territorio troppo fragile che non può permettersi ulteriori ritardi e negligenze.
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