Perchè la diversità non esite, ma è negli occhi di chi sa solo guardare e non osservare ed ammirare
C
astellammare di Stabia, ieri presso la sala teatrale dell’Oiermo, è andata in scena la commedia “Scusate na’ curiosità”. I protagonisti indiscussi dello spettacolo sono stati le mamme i bimbi e i papà del “Progetto Perisomatos” della Dottoressa Lourdes Todisco, e i ragazzi dell’associazione “A braccia aperte” della Dottoressa Tari Nastro.
Interamente scritto da Maria Rosaria Terracciano, con le scenografie di Luigia Todisco, e le coreografie dell’insegnante di danza Carmela Prisco, con la collaborazione del maestro Silvano del Pesce e della sua alunna Daniela Arpino, e l’indispensabile aiuto di Michela Mezzo, “Scusate na’ curiosità”, è il risultato di un lavoro duro e intenso che prende forma nell’iter riabilitativo della Dottoressa Todisco, occupatasi della supervisione tecnico scientifica.
Presente all’evento il vescovo, Mons. Francesco Alfano, accompagnato da don Luigi, della parrocchia San Leone Secondo di Gragnano, il quale ha supportato tutto il lavoro del team Todisco – Nastro. Il vescovo Alfano, salito sul palco per i saluti di benvenuto, ha così commentato: “Vi rubo poco tempo, ci tengo a dirvi che sono felice di essere qui stasera. Ciò che sento di dirvi dal profondo del mio cuore è che dobbiamo amarci l’un l’altro, superando quei limiti che ci tengono chiusi in noi stessi, fino a diventare schiavi delle nostre paure, ingigantite da una propaganda falsa”.
Tra le cariche istituzionali, presenti all’evento anche i Consiglieri comunali, Ernesto Sica e Andrea Di Martino, per la città di Castellammare di Stabia, la Dottoressa Anna Ospizio, Assessore alle politiche sociali per la città di Pimonte e la Dottoressa Anna Maria Pacciolla, medico referente del servizio di neuropsichiatria dell’Asl 3 Sud Castellammare.
“Scusate na curiosità” è la storia di mamma Carmela e di suo figlio Sasino, una storia che accomuna tutte le donne, tutte le mamme, che combattono affinchè sparisca qualsiasi stigma, che condanna la diversità ad essere considerata un elemento di divisione, invece che un’opportunità di unione, arricchimento e crescita per tutti.
Concluso lo spettacolo, la Dottoressa Todisco, ha spiegato brevemente la mission di Progetto Perisomatos: “Progetto Perisomatos crede nell’intervento precoce, individuale e monitorato perché lo stesso intervento deve creare sinapsi, deve favorire cambiamenti e apprendimenti, promuovendo autonomia e dignità. Il suo motto è “Agire sempre in Scienza, Coscienza, passione e Umiltà”. Come tecnico, inoltre, appoggio l’Associazione “A Braccia Aperte”. Quest’ultima ha un sogno, che sta diventando sempre più concreta realtà, ovvero creare con la propria progettualità una fattoria sociale attraverso la quale promuovere l’avviamento al lavoro dei propri ragazzi.”
Foto a cura del fotografo Antonio Gargiulo
a cura di Vincenza Lourdes Varone
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