Fallisce marcia anticamorra a Castellammare di Stabia, i Verdi: “I clan hanno mostrato ancora una volta il loro seguito e la loro forza. Al rione Savorito comandano loro”
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ella giornata di oggi al rione Savorito di Castellammare di Stabia si è svolta una manifestazione di protesta contro la camorra. All’evento hanno preso parte una trentina di persone, molte dei quali giornalisti, politici e membri delle forze dell’ordine. I residenti hanno fatto mancare la propria presenza, rubricando l’evento ad un appuntamento per pochi intimi. Il corteo non ha mai preso il via, con i presenti che hanno fatto i conti con la scarsa partecipazione, limitandosi ad un breve presidio nel luogo dove sarebbe dovuta iniziare la marcia.
“La scarsa partecipazione alla marcia anticamorra organizzata a Castellammare di Stabia deve far riflettere” così commenta il flop della marcia il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. “I clan hanno mostrato ancora una volta il loro seguito e la loro forza. Al rione Savorito hanno dimostrato che comandano loro. Non è piacevole assistere ad una marcia anticamorra con così pochi partecipanti – continua Borrelli -, la lotta alle mafie bisognerebbe essere una prerogativa di tutti. In una città dove solo pochi giorni fa si è inscenato in falò della vergogna tra gli applausi di migliaia di persone, con minacce ai pentiti nel giorno dell’Immacolata, sarebbe auspicabile una maggiore partecipazione della cittadinanza ad eventi del genere”.
“Forse i residenti di quel rione sono assuefatti alla presenza della camorra o non ritenevano la manifestazione utile per assestare un colpo alla malavita. Resta il dispiacere per l’assenza di una risposta forte di una comunità, composta in stragrande maggioranza da persone oneste, costretta a subire i soprusi della criminalità organizzata. Il falò della vergogna lede prima di tutto la loro immagine e sarebbe stata preferibile una risposta forte all’orrore delle minacce apparse lo scorso 8 dicembre. La lotta alla camorra deve appartenere a tutta la politica, alle associazioni, ai cittadini. Solo con una forte unità e una reazione frontale si potrà fare fronte comune contro un fenomeno che affligge storicamente il nostro territorio”, conclude Borrelli.
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