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Castellammare di Stabia

Castellammare, feste abusive e strade chiuse dopo i falò

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Riecheggiano le note delle canzoni neomelodiche

La sera dopo il falò della vergogna, Castellammare di Stabia è ancora ostaggio delle feste abusive gestite da comitati di quartiere presidiati dalla camorra. Spettacoli pirotecnici senza autorizzazione e con le aree delimitate con nastro. E poi concerti di neomelodici in ogni angolo della città, anche in centro, con le strade chiuse da transenne abusive.

T

utto questo appena 24 ore dopo lo show della camorra nel cuore del rione Savorito, dove era stata montata la pira di legno con un manichino impiccato e il messaggio contro i collaboratori di giustizia: “Così devono morire i pentiti, bruciati”. Subito dopo l’applauso della folla e lo scoppio dei fuochi d’artificio era stato incendiato il “fucaracchio” illegale, sulle note delle canzoni di Tony Marciano, neomelodico di Torre Annunziata che ha già subito una condanna per droga e ritenuto vicino agli ambienti del clan Gionta, tornato libero e nuovamente sui palchi da meno di due anni.

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