Arrestato durante un blitz contro la pedofilia, il maestro di Castellammare di Staia è stato scarcerato e trasferito ai domiciliari nell’abitazione dei genitori
Finito in manette durante un’operazione delle forze dell’ordine contro la pedofilia, il maestro di 45 anni originario di Castellammare di Stabia è stato scarcerato e condotto agli arresti domiciliari.
Nell’abitazione dell’insegnante, che prestava servizio presso una scuola elementare di Corciano, in provincia di Perugia, sulla memoria del computer sono stare rinvenute decine di foto e video pedopornografici che illustravano bambini costretti ad avere rapporti sessuali con gli adulti. Il docente era stato scoperto dagli agenti della Polizia Postale di Torino, che erano riusciti a risalire all’identità nascosta dietro il nickname che l’uomo usava per scambiare materiale porno con altri pedofili su internet.
Dopo due settimane dall’arresto, il 45enne è stato scarcerato ed è stato condotto agli arresti domiciliari, presso la a casa dei genitori a Castellammare di Stabia. A stabilirlo è il Tribunale del Riesame a cui gli avvocati difensori del 45enne avevano fatto ricorso chiedendo una misura cautelare meno grave rispetto ad una cella del carcere di Capanne. Inoltre i genitori del 45enne avrebbero inviato una dichiarazione scritta in cui attestano di non possedere alcun computer nell’abitazione a Castellammare e ciò precluderebbe al figlio l’accesso a internet.
L’uomo avrebbe sostenuto di non essere stato al corrente del contenuto dei files che stava scaricando ma, come hanno documentato gli agenti della Polizia Postale di Torino nei dodici hard disk che gli sono stati sottoposti a sequestro, sono state rinvenute cartelle rinominate. Anche la Polizia svizzera, qualche mese fa, lo aveva segnalato alle autorità italiane per un reato dello stesso tipo.
Attualmente il docente è stato sospeso dalla scuola dove prestava servizio e attenderà l’inizio nel processo a Castellammare.
