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Castellammare di Stabia: per Cimmino il 2021 è il tempo del riscatto

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Il primo Cittadino Cimmino ha dichiarato come la città, oggi più di prima desideri riscattarsi dai “tempi bui” del passato.

Castellammare di Stabia: per Cimmino il 2021 è il tempo del riscatto

Castellammare di Stabia (Na)- Nell’intervista rilasciata dal Sindaco Cimmino a la Repubblica Napoli, il primo cittadino ha sottiloneato come oggi più di prima, specialmente a seguito delle importanti operazioni contro il clan D’Alessandro, la Città di Castellammare di Stabia meriti di rinascere, rinvigorita per poter guardare ad un futuro prospero.

Verità, chiarezza, coraggio e fiducia

Verità sui delitti “eccellenti”, chiarezza sul passato ancora pieno di “ombre”, sono questi i cardini su cui far riferimento per poter con Coraggio e fiducia guardare ad una prospettiva a lungo termine in cui Castellammare di Stabia possa davvero “imporsi” con la sua Bellezza e Cultura nel panorama nazionale.

Post Fata Resurgo

E’ il motto della nostra Città, in ricordo delle volte in cui è stata “sepolta” dal Vesuvio, e di come poi come la Fenice, è rinata dalle sue ceneri. Nella vita si nasce una sola volta, ma per rinascere è necessaria davvero una “metamorfosi”: nel caso di una Città, spetta ai cittadini innanzitutto una “rinascita” morale che ci faccia sentire tutti più responsabili e partecipi di quella che è la realtà cittadina.

Questo è il primo punto di partenza, così la Legge sarà davvero forte ed efficace in grado di produrre i suoi effetti per tutelare i diritti di Tutti, a favore del benessere sociale.

Nell’intervista infatti, il Sindaco sottolinea come l’anello debole che mina la ripartenza sia purtroppo lo scarso numero di denunce da parte dei cittadini e commercianti: è necessaria una presenza dello Stato sul territorio più forte, che faccia davvero sentire chi denuncia in una condizione di protezione, senza che, quando è sulla strada di casa, si senta “gli occhi addosso” da parte di chi vuole fargli rimpiangere di aver denunciato.

 

Scuola

Altro punto su cui è necessario lavorare è il problema della dispersione scolastica: con la pandemia e l’utilizzo della DAD, molti studenti, a causa magarei della debole strumentazione (problemi con il wi-fi), hanno “allentato” il proprio legame con la Scuola.

Questo non è un problema delle famiglie, ma bisogna prendere atto che  ci riguarda Tutti. Gli studenti stabiesi, sono i cittadini del domani non solo di Castellammare di Stabia, ma del Paese Italia, dell’Europa, ed è giusto che si mostri sensibilità rispetto a questo problema da parte di tutta la comunità, non può essere solo una “questione familiare”. Senza contare che, allentando il proprio legame con la Scuola, si perde la consapevolezza della propria Cittadinanza, perdendo di vista una importante verità: ciascuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo alla città e al Paese in cui vive, lo Stato deve fare del proprio meglio per garantire gli strumenti di formazione per tutti, i cittadini devono sapere che ciascuno di loro ha diritto-dovere di fare del proprio meglio, che verrà data loro la possibilità di affermarsi e dare il proprio contributo alla rinascità della società in cui vive.

 

Post Pandemia

 

Stéphanie Esposito Perna /Redazione Campania


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