Castellammare di Stabia: la Guardia di Finanza e gli uomini della Polizia Municipale hanno cooperato per portare a termine l’operazione “Money Box”.
Castellammare di Stabia: Operazione “Money Box”
a href="http://www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">CASTELLAMMARE DI STABIA (NA)- “Money Box” è il nome dell’operazione a cui hanno lavorato insieme Guardia di Finanza e Polizia Municipale che ha incastrato tre soggetti attualmente agli arresti domiciliari.
Queste le considerazione del Sindaco Cimmino:
Non c’è più spazio per i corrotti, per i criminali, per i furbetti e per gli abusivi a Castellammare. Complimenti alla guardia di finanza e ai miei uomini della polizia municipale che hanno collaborato nell’inchiesta per l’operazione effettuata questa mattina, denominata “Money Box”, con cui non solo sono stati arrestati tre soggetti tra cui un tecnico comunale, ma sono anche stati svelati episodi che mi disgustano.
Leggendo le prime indiscrezioni pubblicate dai media, sono certo che come me gran parte dei miei concittadini sia rimasto nauseato. Questi delinquenti pagheranno caro tutto quello che hanno fatto qualora le accuse venissero confermate: approfittare del proprio ruolo pubblico per vessare i cittadini o per avallare l’abusivismo mi lascia senza parole.
Inorridisco davanti a simili comportamenti illeciti e provo profonda rabbia per episodi che sarebbero avvenuti nel corso della mia amministrazione. Sono sempre più sicuro, in ogni modo, che la linea di rigore che stiamo perseguendo è quella giusta. Il dipendente in questione, come si rileva dagli atti, era stato già oggetto di diverse diffide da parte dei dirigenti comunali, tra la seconda metà del 2019 e l’inizio del 2020.
L’inchiesta dei finanzieri, d’altronde, va di pari passo con l’operazione pulizia che ho posto in atto fin da quando ho messo piede a Palazzo Farnese. Lo stop a presunti sistemi corruttivi e alla tendenza a girarsi dall’altra parte davanti all’abusivismo si sommano al durissimo contrasto agli illeciti edilizi che abbiamo messo in campo e che non si fermerà.
Sono costanti le denunce e le segnalazioni inviate a forze dell’ordine e alla magistratura. Riusciremo a rendere questo ente e questa città sempre più trasparenti e limpidi. Se qualcuno aveva pensato o pensa ancora di farla franca, è bene ribadirlo: la mia amministrazione è votata alla legalità e non farà sconti a nessuno.
L’operazione ha messo purtroppo in luce il marcio di questa città: Cittadini indegni di tale nome che mirano a salvaguardare solo i propri interessi a discapito della collettività.
Riguardo al dipendente comunale, Federico II si starà rivoltando nella tomba.
Proprio Federico II, lo stupor mundi, colui che istituì l’università (che porta il suo nome dal 1992 a sottolineare le sue antichissime origini) risalente al 5 giugno 1224, quando l’imperatore svevo, nonché re di Sicilia, da Siracusa emanò l’editto istitutivo.
A differenza che a Bologna e in altre città, lo Studio napoletano nacque con un atto imperiale, volto a formare i gruppi dirigenti necessari al governo dello Stato. Questa origine laica non avrebbe però impedito pesanti intromissioni della Chiesa nella sua vita culturale.
Istituita con l’intento di formare i componenti dell’organico amministrativo, proprio perché i Funzionari Statali dovevano essere competenti e meritevoli di tale incarico.
Con questo episodio è reso evidente quanto la superbia, l’avidità di denaro, la cattiveria, il menefreghismo di un singolo bastino a determinare danni all’intera collettività -senza contare la vergogna.
E’ possibile che l’operazione “Money Box” sia da apripista per altre future realtà ben nascoste.
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