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Castellammare di Stabia: ancora un duro colpo ai narcos dei Monti Lattari VIDEO

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<em>Castellammare di Stabia: altro duro colpo ai narcos dei Monti Lattari. I carabinieri hanno trovato a Lettere, in zona Petrelle, oltre 300 piante di ‘cannabis indica’ alte 2 metri. 69enne, in manette – VIDEO

Castellammare di Stabia: ancora un duro colpo ai narcos dei Monti Lattari VIDEO

Ancora una volta i Monti Lattari salgono alla ribalta per la scelta di alcuni gruppi di narcos che ne hanno fatto, da anni, la loro zona preferita per la coltivazione di questa droga vuoi per il clima particolarmente favorevole alla stessa, vuoi che per la conformazione del terreno che rende più agevole il nascondere intere piantagioni.

Agevole ma non tanto da sfuggire per sempre alla continua e attenta caccia dei Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, che ben conoscono anch’essi la zona, e continuano a monitorarla puntigliosamente alla ricerca di anche piccole anomalie sul territorio che rivelano, ai loro occhi esperti, ciò che i narcos volevano tenere nascosto.

In questo contesto, il castello di Lettere è diventato, come in una romantica cartolina, la macchia di grigio che risalta in uno sfondo verde marijuana e azzurro cielo. In lontananza, sfocato, il Vesuvio.

L’ultima operazione, “Green Life”, è di soli 3 giorni fa

Alle spalle del nostro sguardo ideale ancora i Monti Lattari e sul terreno, ancora una volta, l’impegno dei Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia.

Grazie anche al supporto dello squadrone eliportato cacciatori di Calabria e di un drone a guida remota in uso al nucleo investigativo di Napoli, i militari hanno rinvenuto in zona “petrelle” una selva di illegalità pronta al raccolto composta da 283 piante di cannabis indica alte circa 2 metri.

In manette, questa volta, è finito il proprietario del fondo, Gennaro Paolillo, classe 53 e già noto alle forze dell’ordine.

Poco lontano, in due aree di coltivazione in terreni demaniali, altre 45 piante e una busta con 100 grammi di marijuana già essiccata e pronta per essere smerciata.

Sono state sequestrate ed è stato aperto un altro dossier a carico di ignoti

Paolillo è ora in carcere, in attesa di giudizio. Dovrà rispondere di produzione di sostanze stupefacenti


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