L’intervento del candidato sindaco Massimo de Angelis per migliorare le politiche sociali di Castellammare di Stabia
Castellammare di Stabia – Il candidato sindaco Massimo de Angelis, scosso dai recenti fatti di cronaca, lancia le sue idee per migliorare le politiche sociali stabiesi: «Le cronache cittadine ci consegnano un quadro preoccupante. L’orrenda violenza subita dalla ragazzina dodicenne stuprata da alcuni suoi coetanei e l’aggressione ai danni di un ambulante avvenuta nella villa l’altra notte, sono episodi allarmanti per tutta la nostra comunità.
La crescita esponenziale degli episodi di violenza vede come protagonisti ragazzini sempre più piccoli che sono contemporaneamente vittime e carnefici delle stesse violenze che commettono.
Il fenomeno della baby gang non può certo essere ridotto ad una questione meramente securitaria, ma deve farci ragionare come comunità per intervenire su quella struttura sociale che genera disuguaglianze, solitudini e devianze.
Un’amministrazione comunale deve intervenire in maniera convinta e concreta per contrastare alla base questo fenomeno. Per questo nel mio programma ho previsto riqualificazioni di intere aree della nostra città, ripensando il ruolo di strutture abbandonate come Villa Gabola per trasformarli in luoghi nei quali i giovani, i ragazzi e le nuove generazioni possano trovare, attraverso la socializzazione e la possibilità di esprimere i loro talenti e la loro creatività, un ruolo nella nostra comunità stabiese. Prendersi cura dei nostri giovani è la prima azione concreta per arginare e contrastare la violenza alla quale stiamo assistendo.
Nel contempo vanno rafforzati i controlli con un progetto di video sorveglianza e con presidi della polizia municipale da coordinare con le altre forze dell’ordine per far sentire tutta la comunità stabiese più sicura.
Naturalmente bisogna sostenere e affiancare lo sforzo dei presidi e dei docenti che, attraverso la scuola, si battono per fare dei nostri ragazzi dei cittadini coscienti. Per questo mi impegnerò come sindaco, sin da subito, per fare una battaglia dura e convinta contro l’abbandono e la mortalità scolastica per riportare quei tanti ragazzi a scuola e sottrarli alla strada».
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