Castellammare, ecco come comportarsi in caso di calamità e meteo critico
C
astellammare di Stabia, ecco come la città dovrà comportarsi in caso di calamità o criticità del meteo. A parlarne è lo stesso Sindaco Cimmino sulla sua pagina facebook, dove sono spiegati punto per punto come si dovrà agire e quali sono le aree cittadine di prima accoglienza. Si legge:
È opportuno e doveroso informare la popolazione sui rischi connessi ad eventuali precipitazioni atmosferiche e su come comportarsi nei casi di difficoltà. Durante ogni perturbazione la Protezione Civile emana un bollettino meteo che indica la criticità che si sta per abbattere sul territorio. L’allerta meteo può essere di tre colori: giallo, arancione e rosso.
Ognuna delle categorie indica ovviamente un grado diverso di pericolosità: quando è giallo si intende una criticità ordinaria; arancione, criticità moderata; rossa, criticità elevata. La Protezione Civile e il Comune di Castellammare, quindi, invitano gli stabiesi a seguire delle norme in caso di pericolo. Durante i forti temporali bisogna ritirare dai balconi o comunque da elementi sporgenti tutti gli oggetti che cadendo possono provocare incidenti; chiudere bene finestre ed imposte; fissare saldamente ciò che all’esterno dell’edificio si può staccare.
Se invece ci si trova fuori casa, bisogna allontanarsi dai cornicioni, tetti, impalcature ed in genere da tutto ciò che sporge; fare attenzione agli oggetti e a tutto quanto possa cadere dall’alto; evitare ponti di ferro, cabine elettriche, serbatoi metallici, cartelloni pubblicitari, poli e tralicci dell’energia elettrica, reti metalliche; non sostare sotto alberi e nei pressi di corsi d’acqua.
In caso di alluvione, staccare la corrente elettrica e chiudere il gas ed impianto di riscaldamento nei locali minacciati dall’acqua, sempre che l’interruttore non si trovi già in locali sommersi; fare attenzione a non venire a contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati; salire ai piani superiori senza usare l’ascensore; se si abita ad un piana alto, offrire ospitalità a chi abita ai piani sottostanti; viceversa, se si risiede in piani bassi, chiedere ospitalità; non scendere nelle cantine e nei garage per salvare aggetti o scorte; non fumare (potrebbero esserci fughe di gas); non utilizzare l’acqua dei rubinetti. Si invitano gli stabiesi a spostarsi solamente in casi di estrema necessità.
Inoltre, è opportuno che i cittadini conoscano le aree nelle quali recarsi in caso di calamità naturale. La Protezione Civile ha individuato nel territorio stabiese le aree di attesa, accoglienza e smistamento. Le prime sono aree di prima accoglienza dove i cittadini riceveranno le prime informazioni sull’evento e i primi generi di conforto, in attesa dell’allestimento delle aree di accoglienza/ricovero. Esse sono: palazzetto del mare, parrocchia Santo Spirito, istituto Panzini, istituto Salvati, scuola Basilio Cecchi, III Circolo San Marco, scuola Di Capua, Iti Renato Elia, IV Circolo Annunziatella, via Venezia. I cittadini dovranno recarsi in quella più vicina alla propria abitazione.
Le aree di accoglienza invece sono da intendersi come l’allestimento di strutture in grado di assicurare un ricovero per coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. Esse sono: il parcheggio della Ferrovia dello Stato e la tensostruttura di viale delle Puglie. Infine, le aree di ammassamento che sono utilizzate dai soccorsi e sono: area ex Pretura, banchina Zì Catiell, stadio Romeo Menti, area mercatale antigua allo stadio e l’area cantieri navali nei pressi di Marina di Stabia.
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