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Castellammare di Stabia

Castellammare: chiuso anche il P.S. di Stabia, ed ormai è il terzo

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Asl Na3: situazione critica dopo la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.

Castellammare: chiuso anche il P.S. di Stabia, ed ormai è il terzo

Desta viva preoccupazione la chiusura del P.S. dell’ospedale di Castellammare di Stabia, uno dei nosocomi più importanti della provincia di Napoli e al centro di un vasto bacino di utenza, che va dall’area dei Monti Lattari a quella vesuviana.

È il terzo Pronto Soccorso che chiude nella zona, dopo quelli degli ospedali di Gragnano e di Vico Equense e dopo che i nosocomi di Boscotrecase e di Torre del Greco sono stati dedicati all’accoglienza dei pazienti covid-19.

O

ggi in tutta l’Asl Na3 restano operativi soltanto i reparti di Pronto Soccorso degli ospedali di Sorrento e di Nola. Per Il Pronto Soccorso di Castellammare, resta salva la possibilità di accoglienza per i soggetti in codice rosso (infarto, ictus, gravi traumi).

Tutti gli operatori sanitari del San Leonardo si sono battuti fino allo stremo per assicurare ai pazienti l’adeguata assistenza, ma qualche giorno fa, lo scorso 25 ottobre, hanno dovuto capitolare, a causa dell’alto numero di contagiati, che ha mandato letteralmente in tilt il Pronto Soccorso. A Mancare soprattutto i posti per le terapie subintensive.

Ora si cercano soluzioni per consentire la riapertura al più presto di questo importantissimo presidio, ma non mancano voci fortemente critiche su come sia stata gestita dal governo la pandemia a livello di assistenza sanitaria.

I sindacati puntano l’indice soprattutto sul livello di stress a cui sono sottoposti gli operatori sanitari, sia per la paura del contagio, sia per i turni massacranti a cui sono costretti. La gente comune è preoccupata, cerca delle risposte, protesta. Alcuni politici chiedono spiegazioni sulla gestione del problema ed interventi risolutivi. Con un post sulla sua pagina Fb, l’Avv. Ernesto Sica, consigliere comunale FdI, afferma infatti:

“Sono tante le decisioni di cui non riusciamo a trovare spiegazioni e motivazioni:

      • – non riusciamo a capire perché le tende presenti nel P.O. San Leonardo dal Marzo 2020 non vengano utilizzate per allocare codici Verdi, probabili positivi Covid ma asintomatici in attesa dell’esito del tampone;
      • – non riusciamo a capire perché non si eseguono ed elaborano nel laboratorio di analisi del San Leonardo i tamponi, evitando di stressare oltremodo il già saturo laboratorio analisi del presidio Nolano, dove oramai si impiegano 10-15 giorni per elaborare un tampone;
      • – non riusciamo a capire perché non si riesca a razionalizzare l’utilizzo del personale medico e paramedico spostandoli da altri presidi, ambulatori, CUP potenziando gli ospedali del territorio, che ad oggi sono allo stremo delle loro possibilità.

Quesiti posti anche all’attenzione del Sindaco Cimmino durante l’ultima conferenza
dei Capigruppo consiliari.”

Ci auguriamo che si trovi celermente una risposta e che il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare venga al più presto riaperto, così come tutti gli altri che sono stati chiusi a causa del dilagare della pandemia da covid-19.
Ma soprattutto che si riesca quanto prima a porre un freno alla crescita esponenziale dei contagi, altrimenti il nostro sistema sanitario non riuscirà in alcun modo a sostenerne il peso.

Adelaide Cesarano  /  Redazione Campania

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