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Castellammare, il boss D’Allessandro lascia il carcere dopo 30 anni di reclusione

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Castellammare di Stabia, ieri il boss Luigi D’Alessandro, fratello del fondatore del clan Michele, è stato scarcerato, dopo aver scontato 30 anni di reclusione. Ieri è tornato a Scanzano, il quartiere dove è nato e cresciuto e base del clan; ed è proprio lì che vivrà nei prossimi mesi. La notizia riportata dal giornale “Il Gazzettino Vesuviano”

Attualmente il clan è in mancanza di un capo, dal momento che dopo la morte  di Michele D’Alessandro, e gli arresti dei suoi figli (Luigi, Pasquale e Vincenzo), sembrerebbero essere state le donne, secondo la DIA, a gestire gli affari illeciti della famiglia. Non si esclude, quindi, che l’uscita di Luigi D’Alessandro senior possa combaciare con un suo ritorno al timone.

Diciamo che però, probabilmente, con la scarcerazione di  Gigginiello, come veniva chiamato da giovane, si sono rotti un po’ gli equilibri della cosca, che nel frattempo è cresciuta molto nel corso degli anni. Certo è che il suo ritorno a casa non è stato festeggiato come accadde per il ritorno di un boss del rione Savorito, dove si spararono fuochi di artificio e si fece festa, fino a sera.

I tempi da farwest sono finiti, ormai  i D’Alessandro si occupano di estorsioni e spaccio, non disdegnando l’ingresso nella pubblica amministrazione. Bisognerà ora capire il ruolo di Luigi e se questo rispetterà o meno l’andamento e lo stile intrapreso dal clan in sua assenza.

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