Castellammare, Associazione ADDA: riparte la campagna annuale contro la mattanza dell’agnello pasquale
Castellammare di Stabia, Pasqua si avvicina e come ogni anno l’associazione ADDA, per la difesa dei diritti degli animali, ha organizzato la sua campagna contro la mattanza dell’agnello pasquale. Come riportato sulla pagina social dell’associazione: “l’A.D.D.A., Associazione per la Difesa dei Diritti degli Animali, organizza con cadenza annuale LA CAMPAGNA CONTRO LA MATTANZA DELL’ AGNELLO PASQUALE.
Per la Pasqua ogni anno vengono uccisi circa 900 mila agnelli, la maggior parte dei quali arriva dai Paesi dell’Est, e che la vita di questi poveri animali, che a nemmeno un mese di respiro vengono strappati alle madri, è tristemente breve e tragica allo stesso tempo: quando non vengono uccisi in loco con metodologie che nulla hanno di etico e morale, vengono costretti a lunghi e terribili viaggi ammassati in camion e tenuti in condizioni insostenibili prima di raggiungere i macelli di destinazione dove, sovente, arrivano anche morti. Gli agnellini, esseri senzienti, e quindi capaci di provare sentimenti e dolore, arrivati a destinazione già terrorizzati, vengono immobilizzati, storditi, appesi a un gancio per la zampa, lasciati dissanguare e dunque fatti a pezzi per giungere infine sulle tavole pasquali!”
L
’evento è avvenuto quest’oggi, nel giorno della Domenica delle Palme, dalle ore 10 alle ore 13 sul Lungomare Garibaldi di fronte al Bar Nunzio.
Ci si chiede se mangiare l’agnello a Pasqua, sia una vera e propria usanza biblica. Precisiamo, che nello stesso 2005, Papa Benedetto XVI, durante l’omelia del Giovedì Santo del 2005, riportò l’attenzione sul fatto che probabilmente lo stesso Gesù non consumò l’agnello durante la celebrazione della Pasqua con i suoi discepoli, e cioè durante l’Ultima Cena, rompendo di fatto con la tradizione religiosa ebraica. Questo, aggiungeva il papa, avrebbe fatto sì che a un qualsiasi agnello venisse sostituito l’Agnello come simbolo di incarnazione, e cioè Egli stesso. Ma lo stesso Mosé, secondo i testi dell’Esodo, non avrebbe mai prescritto al popolo eletto l’agnello come cibo obbligatorio da consumare in occasione della Pasqua; solo più tardi, accogliendo i costumi di popolazioni semi-nomadi e pagane, gli ebrei avrebbero cominciato a consumare l’agnello in quel giorno.
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