Uno struggente appello alla popolazione per il restauro di uno dei gioielli nascosti della città di Castellammare di Stabia: “la macchina delle quarantore”
Un appello per la restaurazione urgente di uno dei gioielli nascosti della città di Castellammare; un’opera d’arte, conservata nella Concattedrale di Santissima Maria Assunta e San Catello che rischia di essere persa nel degrado. Anche con l’aiuto di fedeli e appassionati, nonché con la raccolta fondi dell’associazione «Arte e fede» guidata da don Antonio de Simone.
Il gioiello del XIX secolo in questione è “la macchina delle quaranta ore”. L’appello dell’associazione promotrice della raccolta, rilanciato anche da ilMattino, mira a coinvolgere quanti più fedeli e amanti dell’arte possibile per permettere i lavori di rifacimento.
Lo stato di abbandono in cui versa è stato raccontato sui social anche dall’architetto Gerarda Cimmino e da don Pasquale Vanacore, responsabile beni culturali della Curia della Diocesi sorrentino stabiese guidata da monsignor Francesco Alfano.
«Lo stato della macchina delle quarantore è preoccupante – si legge anche sul depliant della mostra “Lasciamo volare gli angeli” che ad ottobre sarà invece organizzata al Mudiss (Museo diocesano) di piazza Giovanni XXIII – l’essenza lignea è compromessa dall’attacco degli insetti xilofagi. Perde frammenti di gesso e oro e gli intagli sono sbrecciati».
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