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Castellammare di Stabia

Castellammare, all’I.T.C Sturzo oggi si è tenuto il convegno contro il bullismo e cyber bullismo

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astellammare di Stabia, questa mattina presso l’I.T.C “L. Sturzo” si è tenuto il convengo contro il Cyberbullismo. La scuola, capitanata dalla dirigenza Toricco, non è nuova a queste iniziative. Infatti il convegno tenuto stamattina è il terzo di un percorso cominciato con l’ex 3C dell’istituto, ora divenuta 5C, e questa mattina c’è stato una sorte di passaggio di testimone, in quanto questa iniziativa sicuramente continuerà ad aver luogo anche negli anni a venire, in quanto, come ci tiene a sottolineare la Preside Dott.essa Cinzia Toricco “la scuola è molto sensibile alla tematica del bullismo, del cyber bullismo e della legalità”.

In effetti proprio lunedì la scuola ha organizzato, presso lo stadio cittadino “Romeo Menti”, una partita in cui la squadra dello Sturzo si è interfacciata, in un gioco pulito, con la squadra del comando di polizia stabiese. Come raccolto dalla Redazione di Vivicentro.it all’evento di oggi, la Preside ha ribadito di come sia importante un uso ragionevole e appropriato del social, in quanto è proprio dietro una tastiera ed uno schermo di un pc, che il bullo preferisce nascondersi. Ed ecco che per combattere il bullismo è necessario e doveroso partire dall’educazione scolastica, parlare della tematica in primis tra i banchi di scuola, aprirsi con i professori e creare un dialogo sull’argomento.

L’evento è stato organizzato dalla Preside, ma con la fattiva opera della Professoressa Maria Di Martino, docente di diritto dello Sturzo e avvocato dell’ordine di Torre Annunziata, la quale è intervenuta al convegno, parlando di queste problematiche che riguardano sia aspetti civili che penali. Presenti all’evento anche il primo dirigente della polizia di Castellammare, Vincenzo Gioia e l’avvocato Imma Garofalo.  Gioia ha parlato di due episodi particolari per far capire ai ragazzi quali sono i reati che si nascondono dietro il bullismo, molte volte si arriva a violenza privata, percosse e rapine. Ad esempio rubare un berretto di un compagno può essere considerato tale, una rapina, e in molti casi questo comportamento ha portato ad una macchia sulla fedina penale del bullo. Il dirigente sottolinea come, nella maggior parte dei casi, dietro questi episodi, ci sia una famiglia poco attenta. Mentre Imma Garofalo, ha parlato di come il bullismo non abbia età e soprattutto, di come il bullo non capisca la gravità del gesto che compie e contro chi lo compie, con riferimento alle ripercussioni che può avere sull’altro, ma anche su se stesso.

Oltre a forze dell’ordine, dirigenti e avvocati, al congresso ha partecipato anche la psicologa Ivana Spina, che ha spiegato ai ragazzi dello Sturzo le ripercussioni psicologiche del bullismo, sia su chi lo commette sia su chi lo subisce. Chi lo commette cerca consenso da parte del gruppo, ma nel momento in cui lo stesso viene isolato dal branco, dice la dottoressa Spina, ecco che il bullo, smette di tenere un comportamento scorretto.

Ovviamente questo era un evento per ragazzi, fatto da adulti, ma a cui i ragazzi hanno partecipato attivamente, con un siparietto in cui simulavano l’esistenza di un bullo, la reazione del gruppo e di come l’unione faccia la forza, soprattutto in queste situazioni, in cui il gruppo fa da supporto al bullizzato,; il siparietto si è concluso con una canzone, un rivisitazione della canzone “Una vita in vacanza”, in cui i ragazzi cantavano “Una vita senza bullismo”.

L’incontro si è concluso con le parole della Rappresentate d’Istituto Luisa Ruocco, la quale fa parte di un’associazione culturale “Bella Storia”. Luisa ha messo a disposizione le competenze dell’associazione di cui fa parte e che il fattore principale per combattere il bullismo, sia proprio la comunicazione.

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